C’è questo messaggio che serpeggia viralmente nei gruppi whatsapp ‘mamme di ogni ordine e grado‘, e che recita esattamente così:
“Vi invito ad andare a firmare il referendum abrogativo x la legge LA BUONA SCUOLA (che se non abrogata partirà da settembre) che c’è in comune e che ha scadenza a breve. Se non lo trovate bisogna sollecitare il sindaco affinché lo metta a disposizione x la firma. Io vado domattina.
Nessun politico ammette l’esistenza della teoria Gender ma la chiama teoria di Genere. Questa teoria mira alla destrutturazione dell’identità dei singoli insegnando ai NOSTRI FIGLI che al di là del proprio sesso biologico possono decidere autonomamente di appartenere ad un altro Genere (bisex omo lesbo misto chi più ne ha più ne metta) includendo in questo Genere anche il Genere pedofilo!”
…e avanti così, per un buon migliaio di parole, che a leggerle tutte sull’iPhone si entra in trance mistica.
Ora, va premesso che questo referendum è una bufala, come lo sono le notizie riportate nel comunicato. Il disegno di legge a cui ci si riferisce è QUESTO, e gli stralci più peccaminosi recitano così:
Art. 1 (Introduzione dell’insegnamento dell’educazione di genere)
1. Il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro delegato per le pari opportunità, d’intesa con le regioni e con le province autonome di Trento e di Bolzano, nel rispetto dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, adotta i provvedimenti necessari a integrare l’offerta formativa dei curricoli scolastici di ogni ordine e grado con l’insegnamento a carattere interdisciplinare dell’educazione di genere finalizzato alla crescita educativa, culturale ed emotiva, per la realizzazione dei princìpi di eguaglianza, pari opportunità e piena cittadinanza nella realtà sociale contemporanea.
2. In attuazione di quanto disposto dal comma 1, i piani dell’offerta formativa delle scuole di ogni ordine e grado adottano misure educative volte alla promozione di cambiamenti nei modelli comportamentali al fine di eliminare stereotipi, pregiudizi, costumi, tradizioni e altre pratiche socio-culturali fondati sulla differenziazione delle persone in base al sesso di appartenenza e sopprimere gli ostacoli che limitano di fatto la complementarità tra i sessi nella società.Art. 2. (Linee guida dell’insegnamento dell’educazione di genere)
1. Il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro delegato per le pari opportunità, d’intesa con le regioni e con le province autonome di Trento e di Bolzano, nel rispetto dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, definisce linee guida dell’insegnamento dell’educazione di genere che forniscano indicazioni per includere nei programmi scolastici di ogni ordine e grado, tenuto conto del livello cognitivo degli alunni, i temi dell’uguaglianza, delle pari opportunità, della piena cittadinanza delle persone, delle differenze di genere, dei ruoli non stereotipati, della soluzione non violenta dei conflitti nei rapporti interpersonali, della violenza contro le donne basata sul genere e del diritto all’integrità personale.
Si capisce che in un paese come l’Italia, in cui il riconoscimento dei diritti civili delle persone omosessuali è ancora un sogno fantapolitico, possono attecchire facilmente queste teorie del complotto ordito da una rete di pedo-bi-gay-lesbo-trans ai danni dei nostri figli. Pure quando il disegno di legge incriminato parla di tutt’altro.
Il problema è che intanto il mondo corre. Che l’orientamento omosessuale non sia una malattia mentale lo sappiamo dagli anni ’60 del secolo scorso, cinquant’anni circa, e direi che lo diamo per scontato.
Sull’inesistenza di una teoria Gender che starebbe assaltando il mondo della scuola, l’autorevole AIP – l’associazione italiana di psicologia che riunisce il mondo accademico degli psicologi – ha assunto una posizione ufficiale inequivocabile: è una minchiata.
L’ENPAP, Ente nazionale di previdenza degli psicologi di cui sono Vicepresidente, ha assunto una posizione altrettanto chiara, con il riconoscimento del diritto all’indennità di genitorialità per parto, affidi e adozioni, indipendentemente dalla composizione di genere della coppia.
Non mi preoccupo della fantasiosa ‘ideologia gender’. Semmai mi preoccupo che i miei figli vivano in uno dei pochi paesi europei in cui ancora si negano diritti elementari, come il matrimonio, a persone che pagano le tasse, lavorano, vivono come chiunque altro. Stiamo in coda in Europa, su questo tema: tanto perché non sia considerata una notizia di parte, cito Avvenire:
“Sono 21 i Paesi nel mondo nei quali è possibile il matrimonio fra persone dello stesso sesso. L’Irlanda, a seguito del referendum del 22 maggio, diventerà il 22esimo. Si tratta di Olanda, Belgio, Spagna, Norvegia, Svezia, Finlandia, Portogallo, Islanda, Danimarca, Francia, Regno Unito, Lussemburgo, Canada, Stati Uniti, Argentina, Brasile, Uruguay, Sudafrica e Nuova Zelanda. L’ultimo a riconoscerlo – e il 13esimo in Europa – è stata lo scorso marzo la Slovenia.
Inoltre in Israele, ad Aruba, Curacao e in Sint Maarten, pur non essendo consentito alle persone aventi lo stesso sesso di accedere all’istituto del matrimonio, vengono registrati i matrimoni fra persone dello stesso sesso celebrati altrove. In altri Paesi, infine, si può accedere a unioni civili, come in Germania. Dei 28 paesi della Ue solo nove – Italia, Grecia, Cipro, Lituania, Lettonia, Polonia, Slovacchia, Bulgaria e Romania – non prevedono nessun tipo di tutela per le coppie omosessuali.”
In Lussemburgo il premier Xavier Bettel ha sposato il suo compagno, mentre in Italia il premier Matteo Renzi sta raccattando a fatica i voti da mesi, per capire se si può dare la reversibilità della pensione piuttosto che l’eredità. La parola ‘matrimonio’ pare un tabù.
Ecco, di questo mi dispiace: che i miei figli vivano in un paese che non riconosce pienamente la cittadinanza di tutte le persone. Altro che gender. Su questa mentalità arretrata si sta costruendo un’arretratezza anche economica, perché è indubbio che un paese pieno di nevrosi da diversità non può certamente aprirsi a nuovi modi di fare mercato.
Intanto mi complimento per l’articolo, che intendo condividere subito su Facebook. Se posso dare un piccolo consiglio, infine, vorrei suggerire di non usare il sottolineato, perché sul web solitamente ha lo stesso stile dei link e crea confusione. Usando il grassetto o il corsivo si evitano tanti tentativi di click andati a vuoto. 🙂
Grazie per il prezioso suggerimento di usabilità, abbiamo sistemato.
Solo una domanda. Lei è d’accordo che le coppie gay abbiano dei figli? perché a me risulta che le coppie gay siano anatomicamente sterili. In nome della parità dei diritti si arriva dritti dritti anche a questo, come già accade in altri paesi. E da dove arrivano questi bambini? Li comprano?
Caro Andrea,
ci sono coppie eterosessuali ‘anatomicamente sterili’ che adottano con successo, o con insuccesso. Ci sono coppie ‘anatomicamente fertili’ che diventano genitori naturali con successo, o con estremo insuccesso. Esistono nelle culture umane esperienze di genitorialità che prescindono totalmente dalla genitorialità biologica. Se l’equazione ‘fertilità = buoni genitori’ fosse vera, probabilmente non ci troveremmo i tribunali per minori sopraffatti di situazioni difficili. In tutto questo, esistono esperienze di ottimi genitori omosessuali: attualmente non abbiamo elementi – come psicologi – per affermare che l’essere ‘coppia omosessuale’ sia elemento predittivo di cattiva genitorialità.
Ho tante amiche accoppiate, donne che convivono con un’altra donna, si amano, fanno la spesa, lavorano, hanno figli perché spesso una delle due è divorziata o separata con figli. Sono centinaia e centinaia la coppie di donne in Italia che non hanno nessun riconoscimento del loro amore, del rapporto dove condividono tutto. Donne eccezionali e coraggiose. Ma qui in Italia se una delle due muore, soprattutto la madre naturale, i figli dove vanno a finire? C’è un’altra donna che li ama e che ha fatto da madre, ma per lo Stato italiano questa non esiste, un vero PAESE di BUONI cristiani, a quanto pare. Che se ne fregano dell’amore, di questi figli e della felicità di tanti cittadini. Tipo Califfato Islamico!
Certo Enrico. Condivido. E’ un semplice esame di realtà. I miei migliori amici sono coppie gay, in effetti. Per quanto riguarda però la discussione, questa va fatta comunque, lasciando che anche chi non condivide questa posizione possa esprimerla, senza arroccarsi. Si tratta quindi di capire cosa significhi “diritti”, “matrimonio” per lo Stato e al tempo di un capitalismo sfrenato e illimitato, non solo per me e lei. Fosse per me darei alle coppie gay gli stessi diritti e fine della discussione (che tra l’altro, ha il sapore di arma di “distrazione” di massa: quando ci si concentra troppo sui cosiddetti diritti civili quando quelli sociali vengono smantellati, la discussione, che tale non è perché è più un “la mia opinione è più vera della tua”, puzza….). Si tratta anche di capire le dinamiche del capitalismo avanzato che spinge verso queste soluzioni per meri motivi economico-finanziari (troppo lungo espiegarli qui), e fa sponsorizzare il matrimonio gay all’IKEA. Chiediamoci anche solo perché. Un’improvvisa svolta umanitaria della multinazionae svedese? I doubt it.
Grazie per questo articolo, Federico. Io ormai non ne posso più di discutere con amici e colleghi (lavoro nella scuola) per chiarire che questa campagna ani – gender è una minchiata. Mi stupisco del fatto che molte persone che reputo intelligenti ci siano cascate, probabilmente perché non c’è abbastanza voglia di andare a verificare le notizie … e si prima a condividere su whatsapp e fb che smascherare una bufala. Comunque condividere il tuo articolo il più possibile, perché la ragione non deve stancarsi mai. Buon lavoro!
Salve, sono un architetto cattolico. Premesso che la mia INARCASSA (L’ente che si occupa della mia pensione) non ricopre funzioni di consulenza etica nell’esercizio della professione, ma solo di aspetti previdenziali e assicurativi, direi che una qualsiasi associazione può esprimere i pareri che vuole, ma di certo non sono vincolanti, non essendo una associazione l’equivalente di un ministero.
Sull’inesistenza della teoria di genere concordo, sull’esistenza della ideologia gender inviterei a documentarsi, dato che nel mondo della psicologia pare che non tutti la pensino come descritto da questa pagina.
Ricordo sempre ciò che mio nonno diceva: “La scuola deve insegnare. Educare spetta alla famiglia.” Oggi sicuramente sarebbe omofobo, bigotto, e altri appellativi del genere, e non avrebbe nessun titolo per dare lezioni, ma l’invito per la riflessione resta.
Infine proviamo a riflettere sul perché nel mondo animale cerchiamo in tutti i modi di preservare le biodiversità e in quello umano cerchiamo in tutti i modi l’annullamento delle diversità…
Gentile, invece di invitarci a documentarci perché non ci documenta lei, sull’esistenza di una ideologia gender? chissà che nella chiarezza si impari tutti qualcosa.
Sulle diatribe relative alla natura e al mondo animale, se vuole possiamo aprire un dibattito infinito: gli animali non hanno automobile, abiti, architetti e solo in alcune specie conservano la stabilità della coppia, ad esempio. Mentre l’omosessualità come metodo riproduttivo in natura è comparsa bel prima della riproduzione eterosessuale. La biodiversità in tutto questo non c’entra nulla, anzi volendo è proprio un discorso sulla conservazione della diversità nella specie umana che noi vorremmo sostenere.
Omosessualità come metodo riproduttivo??? Dopo questa frase vado a riconsegnare la mia laurea…
Ebbene si. Rivista di Sessuologia, monografia dedicata all’omosessualità. Se vuole le cito anche le fonti specifiche. Cosa pensava? che esistesse solo l’uomo in natura, con tutte le sue nevrosi e fobie dell’altro?
E quando di grazia l’omosessualità sarebbe comparsa in natura come metodo riproduttivo? Sono davvero curioso. Naturalmente lei sta parlando di riproduzione non umana, suppongo. Vi piace fare questo: giocare con le parole utilizzando termini del tutto inappropriati per designare realtà molto diverse tra loro, dire che l’uomo è diverso quando qualcuno sostiene che tra i fini fondamentali della sessualità umana vi sia la riproduzione, appellarvi alla natura per sostenere più che discutibili teorie di riproduzione omosessuale. Insomma un guazzabuglio di idee sconclusionate che allarmano molto più delle teorie del gender
Guardi, non sono io che uso il termine ‘naturale’ o ‘natura’ per giustificare posizioni ideologiche e specificità culturali nell’organizzazione familiare. Se si una il concetto di ‘naturale’ si dovrebbe anche accettare che esistono casi in natura – come nella cultura – in cui la riproduzione non avviene mediante l’accoppiamento di individui distinti per genere sessuale, come ogni buon testo di biologia di scuola superiore le potrà raccontare. Questo per dire che la natura non è affatto orientata a ‘certificare’ alcuni tipi di famiglia umana piuttosto che altri, sulla base della potenzialità riproduttiva.
Gentile Christian, solo una precisazione. Io sono ingegnere e docente di Fisica (nel primo biennio degli istituti tecnici), ma credo, con tutto il rispetto, che suo nonno non avesse ragione. Ovvio che la famiglia ha il fondamentale ruolo di educare i figli, ma distinguere fra “insegnare” ed “eudicare” è fuorviante. Educare (da e-ducere) significa aiutare ciascuno a tirare fuori le sue risorse per diventare cittadino migliore: se la scuola non svolgesse questo compito sarebbe del tutto inutile, potrebbe essere sostituita da una qualsiasi formazione online, e certo questo sarebbe un grave impoverimento per tutti.
La scuola educa anche solo costringendo i ragazzi a confrontarsi con le differenze: i miei figli hanno avuto a che fare con “di tutto di più” sia come compagni che come docenti, ma questo non li ha certo danneggiati, e piuttosto ha aiutato loro a comprendere il valore della relazoine con l’altro, della solidarietà, ma anche a scrollare le spalle ed allontanarsi scuotendo la polvere dai propri calzari quando avevano a che fare con persone di scarso o nullo valore. Stia tranquillo e dia fiducia al lavoro educativo che la fmiglia ha fatto fin dalla nascita per costruire ragazzi responsabili e capaci di discernere.
Se poi, invece, la famiglia non fosse riuscita a svolgere il suo ruolo, ancor più, in questo caso, sarebbe da invocare l’aiuto educativo della scuola.
Non sono un architetto e neanche sono cattolico. Ma vista l’ideologia del pensiero unico teologico neoliberale e neocapitalistico, ringrazio i cattolici di esistere e, a volta, di essere un contrasto a tale ideologia. Inoltre ho, tra i miei migliori amici, almeno 3 coppie gay. Di una di loro son pure testimone di nozze (all’estero). Detto ciò e Al di là di dichiarazioni propagandistiche, la questione “genere” è e rimane complessa e servirebbe un dibattito culturale pubblico, libero pure da “scientismi”. Qui si ha a che fare con molte dimensioni, non solo con la psicologia, l’insegnamento e l’educazione. Per esempio, a me pare un fatto assodato che l’ideologia unica neoliberale stia cercando di creare monadi, possibilmente asessuate, e desensibilizzate eternamente desideranti le merci. Chiamare a scuola, nei documenti, i genitori con Genitore 1 e Genitore 1, invece di “padre” e “madre” (oppure di Padre 1 e Padre 2, o Madre 1 e Madre 2) è educare alla “diversità”? A me, sembra la stessa dicitura che si trova in documenti di alcuni regimi, tipo quello Sovietico o del caro estinto Pol Pot e del suo Anno 0. Insomma, serve molto di più di un articolo “in difesa di” una parte o l’altra, e serve, a mio parere, che il dibattito sia il più possibile aperto. Se appena un genitore si lamenta che non vuole essere nominato Genitore 1 o 2, ecco che si sollevano i cori degli insegnanti “progressisti” (?), pure loro indottrinati e ideologizzati dal “politically correct”, che tacciano il genitore in questione come un fondamentalista e un arretrato. Fine della discussione. Adducendo magari le ragioni “sacre” della scienza psicologica, educativa e biologica a loro sostegno (e fine di ogni discussione….se la scienza lo dice, allora non se ne può parlare….la scienza come nuova religione?), come se la scienza non fosse socialmente e storicamente determinata. Così non si va da nessuna parte. Se poi si volesse veramente essere postmoderni fino in fondo, allora la verità non ce l’ha veramente nessuno, neanche i “progressisti” e gli “scientisti”. Se quella “gender” non è una teoria ( e io penso non lo si) può benissimo essere un’ideologia: pensare che ogni sistema, anche educativo, non possa portare in sè un’ideologia, è come pensare di camminare sotto il sole senza proiettare ombre. O forse gli educatori “progressisti” e “liberi” si avvicinano di più alla “verità” di altri, e quindi, divini, non proiettano ombre sotto il loro sole?
Odio l’omofobia e anche chi taccia di bigottismo i cattolici. Ognuno ha amici o parenti omosessuali e sappiamo quali sono i danni di una chiusura, ma mi hanno insegnato che delle regole devono esistere (non dogmi). A me sembra che per combattere l’omofobia ci stano togliendo ogni certezza. Perché invece di parlare di genere non si parla di tolleranza e rispetto per l’altro.io sono donna lavoratrice e madre ed è una vita che mi sento discriminata. Viviamo in un mondo dove se abiti solo in un determinato quartiere sei out. Perché copiamo solo le cose più di moda dei paesi nordeuropei e non la cera tolleranza che caratterizza le loro culture??
Una cosa non esclude l’altra. I diritti civili devono essere riconosciuti per tutti i cittadini, e fra questi diritti civili rientra il matrimonio.
Compilimenti Gianni, ottima e lucida analisi di quello che sta accadendo, sono d’accordo con te. Ma camuffando e manipolando le informazioni e creando questo pensiero unico che tenta di ridicolizzare e nascondere l’esistenza dell’ideologia gender chi ci guadagna? Forse gli psicologi fra qualche anno, quando dovranno occuparsi di curare le depressioni di bambini cresciuti in una realtà che non vuole conoscere limiti e confini, che vuole fare credere che ogni desiderio è diritto e l’uomo può autodeterminarsi all’infinito… E’ evidente che da questo senso di onnipotenza può derivarne solo depressione. Che ci sia un vantaggio economico dietro questa demolizione del pensiero unico? E se chi pensa che siano tutte bufale fosse la prima vittima di questa manipolazione?
A Vieste provincia di FOGGIA si sta alimentando un cimiciaio di bufale false e tendenziose. Sono annichilita. Nel 2015.
Quello che preoccupa me, è che mia figlia cresca accanto figli di persone che questi messaggi farneticanti li hanno diffusi e che continuano (non so se ridere o piangere) a portare avanti la teoria del complotto e della lobby “voglionofarcidiventareomosessuali”.
Han preferito diffondere notizie false, diffamatorie, nonostante più volte avvisati che il messaggio era inconsistente, che analizzandolo con un minimo di buon senso, non aveva nè capo nè coda (come l’introduzione della masturbazione nelle scuole da parte dei docenti – come se ciò fosse legale e gli stessi avrebbero sfidato un’orda di genitori pronti al linciaggio pur di seguire un’improbabile programma scolastico). Hanno preferito fare ‘sta gran figuraccia davanti tutti, ma proprio tutti i propri contatti sui social network, piuttosto che chiedere chiarimenti semplicemente alle maestre (la figura da bigottoni/e si sarebbe limitata ad uno o due elementi).
Mi complimento con loro per la stupidità.
Ottimo articolo
Siamo arrivati al massimo della mancanza di razionalità, volete che smettiamo di usare il cervello accettando comportamenti apertamente contrari anche alla natura stessa pensando che un uomo con tutto l’apparato genitale maschile sia in realta una donna, e la cosa peggiore è la pretesa che gli altri accettino e si adeguino a questa evidente deviazione. Assurdo il fatto che siccome pagano le tasse dobbiamo appoggiare questi comportamenti lesivi all’umanità stessa che si avvia verso l’estinzione, anche i pedofili e gli assassini pagano le tasse, e allora? Abbiate la capacitá di usare la vostra intelligenza e non conformatevi a tutto quello che viene detto, buona giornata
Signora Alexa, quell’ ” uomo ” di cui parla lei, di uomo ha 90 su 100 solo quell’ apparato cui lei si riferisce. Nella maggior parte dei casi, il medesimo apparato e’ causa di forte disagio e viene utilizzato per meri scopi fisiologici. Io la inviterei ad approfondire la conoscenza con anche una sola donna trans, vedrà che , a parte l’ apparato ( se non operata) non ha nulla di diverso da lei. La domanda che mi sorge però è : ” ma se una donna trans viene considerata donna, a lei cosa toglie? Cosa cambierebbe nel suo quotidiano, se venissero garanti a tutti gli stessi diritti? Qui non si toglie niente a nessuno, ma si tenta di dare a chi , pur essendo un altro essere umano, ha visto negati dei diritti essenziali”.
Cordiali saluti Alex A.
Spiegatemi solo questo : cosa gliene può fregare ad un bimbo di 4 anni o più del gender ? Secondo me un bel niente
Mi spieghi in che modo il matrimonio tra omosessuali sia lesivo nei suoi confronti.
Buongiorno. Mi trovo purtroppo a dover sottolineare che non è così scontato che l’omosessualitá non sia una malattia, visto che lo scorso gennaio nella sede della Regione Toscana dovrebbe essere stata effettuata una conferenza per la tutela della coppia eterosessuale e la ricefca di una cura per l’omosessualità. Inoltre il mese scorso in treno ho viaggiato con un politico,sedicente prossimo senatore a vita(sono nauseata all’idea di essere rappresentata da cotanto basso libello)il quale sosteneva che” la cura va cercata perchè sono dei malati”.
Saluto tutti speranzona di un futuro migliore,passo dopo passo costruito da noi stessi. W l’amore.
Toh anch’io pago le tasse e da emerito omofobo penso che ognuno, nella sfera sessuale sia libero di giostrarsi come vuole. Solo che da omofobo quale sono, penso che la costituzione che “tutti” giudicano la più bella del mondo non preveda matrimonio al di fuori da quello tra uomo e donna. In tanti anni le tendenze cambiano, è comprensibile. Cambia il clima, cambiano le stagioni, ecc. Ma perché mai non cambia sta natura, con ste assurde differenze tra uomo e donna.
Ammenocché che non vi sia una mera ragione economica. E allorae perché non dirlo? Vogliamo la reversibilitá della pensione. Ditelo. Si troverà sempre qualche tribunale che alla fine cambierà una legge.
Ma finitela con queste assurde menate.
Tutta questa tiritera non fa altro che alimentare l’industria dell’odio, che alla fine abbiamo visto a cosa porta nei ricorsi della storia.
Ora vogliamo anche togliere ai bambini che crescono l’emozione della scoperta delle differenze.
Ma siete stati bambini voi?
Davvero la nostra bella Costituzione non prevede matrimonio fuori da quello fra uomo e donna? e dove starebbe scritto? all’articolo 29? ‘La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sull’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare‘. Non mi pare faccia alcun riferimento all’orientamento di genere.
C’è però un altro articolo fra i principi fondamentali, che recita così: ‘Art. 3 – Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese‘.
Sul resto, guardi: lei esprime pienamente quella retorica del malinteso intenzionale per cui il riconoscimento dei diritti delle persone LGBT equivarrebbe alla rimozione delle differenze. In che modo si arrivi a questa assurda conclusione, non è dato capirlo. Forse le piacerà spiegarlo, a beneficio dei lettori.
Grande sono pienamente d’accordo
Articolo patetico giustificabile solo se fosse scritto su gay.it Posso solo dire questo: tenete giù le mani dai nostri bambini
Signora, non si preoccupi: nessuno vuole mettere le mani sui ‘vostri’ bambini, tanto più che non siete (chi?) gli unici ad averne.
Ogni volta che leggo commenti contro l’omosessualità mi sorge spontanea una domanda:ma se aveste figli/e,sorelle o fratelli(o qualunque persona che riteniate essere importante per voi)omossessuale che fareste?Se di notte la sentiste piangere,se su un treno venisse picchiata fino ad essere ridotta in fin di vita perché ritenuta diversa che fareste?? E’ vero, la scuola deve insegnare e la famiglia educare,ma se vostro figlio fosse vittima di bullismo(magari solo perché grasso)con chi ve la prendereste?Probabilmente con tutti quei genitori che non hanno educato i loro figli in modo tale da fargli capire che non tutti siamo uguali:c’è chi e’ basso,chi alto,chi magro chi robusto…poi c’è chi è gay e chi etero!Finito coi genitori passereste agli insegnanti(ovvero la scuola)perché non hanno saputo insegnare ai bambini che non hanno diritto di maltrattare qualcuno solo perché non conforme agli standard dettati dalla società. Anche i ladri e gli assassini pagano le tasse ma commettono un crimine che porta alla lesione o all’annientamento della libertà di altre persone….Onestamente mettere gli omosessuali sullo stesso piano di criminali mi sembra al quanto da persone ignoranti.E purtroppo il male di oggi e’ proprio l’ignoranza non intesa come stupidità ma come il non sapere o non comprendere una cosa ma arrogarsi comunque il diritto di giudicare se sia giusta o sbagliata. Da parte mia cercherò di insegnare a mio figlio che la diversità a volte sta anche nell’uguaglianza (intesa come unione fra persone dello stesso sesso).Concludo con un ringraziamento per la stesura e pubblicazione dell’articolo!L’informazione, quella vera,aiuterà a migliorare questo paese.
La mia piu grande preoccupazione è proprio quella che dall’idea di una legge , costruita per realizzare un certo tipo di azione, cultura, cambiamento, i furbi e gli illeciti si inseriscano per farne un uso diverso. se insegnare alla diversità e avere il rispetto della diversità stessa , di se stessi o degli altri, non passa attraverso un cambiamento culturale globale, stà roba quá non serve a niente. Vivo a 4 km dal luogo di uno dei più grandi scandali di pedofilia avvenutqo nella scuola pubblica, le vere notizie non le avete mai ricevute e mai le sentirete… Ma de che volemo parlà!
Questa legge è l’ennesimo parto di una mente che mente sapendo di mentire . Chi controlla? Chi decide? Chi gestisce? Con quali criteri?
Non si comprende il collegamento fra un disegno di legge che prescrive di fare educazione di genere nelle scuole – contro le discriminazioni, la violenza sulla donna, i ruoli stereotipati e simili – e la pedofilia.
Bravo,concordo pienamente!
La mia domanda è:- Perché la TV la stampa..I politici che amano tanto mettersi in evidenza
non fanno dibattiti in merito?Forse hanno paura di perdere voti e credibilità?
L’Omofobia non mi appartiene. Vivo e lascio vivere e mi piace che gli altri facciano lo stesso.
Vogliamo per una volta interrogarci di cosa sia il matri-monio e del perché in italia non è possibile attuare l’applicazione dell’art 3 della Costituzione?
Vogliamo cambiare il matri con patri?
Lo smantellamento della libertà e delle buone prassi si fa a piccoli pezzetti mentre il popolo dorme o è distratto, e accade giorno dopo giorno e sotto gli occhi di tutti.a collro che sono riusciti a creare questo
Modello di società, c’è da fare i complimenti…ma il peggiodeve ancora venire. I veri dispiaceri non li abbiamo ancora conosciuti
Il che in italiano sta per…? Esiste una versione sottotitolata?
Sono estremamente contrario al matrimonio omosessuale. Non esiste. Sono estremamente contrario a due mamme o due papà. Sono favorevole a che due persone che durante tutta la loro vita siano vissute insieme e si siano aiutate l’un l’altra ( 2 sorelle, 2 fratelli, 2 gay, 2 lesbiche per esempio) possano trarre un aiuto dallo stato, sotto forma di reversibilità o di diritti. C’è una bella differenza però: Nel 48 che vi piaccia o no la famiglia e il matrimonio so basavano su persone do sesso differente. Anche se non espressamente scritto.
Sono estremamente contraria all’esistenza degli idioti, e al fatto che pensino di poter liberamente esprimere le loro idiozie in giro. Non . Sono estremamente contraria sia agli idioti da soli che agli idioti associati in gruppi più o meno numerosi. Sono favorevole a due deficienti che si aiutino l’un l’altro per cercare di migliorare.
Ma purtroppo gli idioti esistono, e dovrò farmene una ragione: il mondo non è composto da quello che mi piace. Il mondo è quello che è, e va accettato e compreso per quel che è. Cercare di adattare il mondo alle proprie fobie è patologico. Anche se non espressamente scritto 😉
Se uno pensa che un uomo possa sposare un altro uomo, è sicuramente un idiota.
P.S.
lo stesso vale per donna con donna
Idiota è chi impedisce a persone che si amano di sposarsi, andando a danneggiarle senza c’entrare nulla nella loro storia.
Chi saresti tu per impedire a due persone di sposarsi? Cosa fa a te il loro matrimonio?
Complimenti per l’articolo chiaro ed esaustivo. Talvolta penso che il nostro Paese sia culturalmente arretrato, ma in realtà ragionando ed ascoltando, anche gli interventi precedenti, mi rendo conto che la mia è solo una generalizzazione semplicistica. In realtà la forma corretta di tale concettualizzazione è “arretratezza culturale stratificata”, cioè dipende da quale argomento viene posto in essere all’interno della discussione. Se l’argomento è la differenza di genere e l’uguaglianza dei diritti e delle opportunità, oltre che ovviamente anche dei doveri, si apre in automatico lo stadio delle contrapposizioni insensate. La riforma della scuola (una delle tante negli ultimi dieci anni) su questo tema ha sicuramente assunto un approccio per certi aspetti timido, ma quanto meno ha avuto il coraggio di porre il “problema” in essere, sapendo quale diatriba avrebbe scatenato tra ferventi cattolici indottrinati della domenica delle palme e laici ortodossi. In fondo anche la scuola italiana presenta al suo interno delle forze diametralmente opposte e paradossali per stare all’interno di questa problematica: è solo dell’anno scolastico scorso, l’esperienza di mia figlia, non in una scuolaccia di periferia, ma un liceo normale o medio livello, in cui durante l’ora di religione, l’insegnante illuminata dallo spirito santo ubriaco, ha snocciolato la teoria riparativa sull’omosessualità. Non è stato necessario scomodare l’autorità (non ecclesiastica ovviamente, occupata sull’Altare delle profezie) per capire ed approfondire l’accaduto, perché i ragazzi e le ragazze della classe hanno risolto da soli il problema, inibendo la “catechista” a suon di sculacciate (non c’è in questo nessun riferimento sessuale, ma solo in senso metaforico) ragionevoli. Fortunatamente non sono i Vecchi (non necessariamente in senso cronologico) Scafandri a direzionare il futuro della vita dei nostri figli, ma sono loro stessi ad aprire nuove prospettive e nuovi fronti più creativi e densi di umanità reciproca.
Salve, generalmente non leggo da anni articoli in Italiano anche’ perche’ vivo a Los Angeles da oltre un decennio. Sono sconvolto che persone con un apparente educazione superiore alla media siano immensamente ignoranti in materia. Molte affermazioni che ho letto sono degne di fondamentalisti Mussulmani. Vivete in un mondo sospeso, una realta’ da medioevo papalino. Siete accecati da superbia, insensibilita’, bigottismo, pregiudizio, misogenia, grettezza morale e etica. Ci sono migliaia di studi e ricerche pubblicate dall’albo dei psicologi e psichiatri americani e inglesi che hanno fatto luce su tutto cio’ che un secolo fa era superstitione.. e qui in Italia un oscurantismo assoluto, la terra per molti deve essere ancora piatta e la donna fu creata dalla costola di Adamo. Non a caso gli Italiani spendono miliardi di euro andando da maghi trucconi nonostante la fervente fede Cattolica nelle mani di furbastri miliardari. La non conoscenza equivale alla morte. Infatti la Vostra ignoranza e fobia patologica causa la morte di migliaia di adolescenti nella comunita’ LGBT.
Non solo morti direttamente imputabili alla causa dell’oscurantismo. Causa anche morti e povertà come conseguenza secondaria: l’arretratezza di mentalità e l’incapacità di cogliere le evoluzioni sociali sta creando una distanza anche economica e di sviluppo.
Eh si perchè legittimare l’esistenza di una comunità LGBT, neanche stessimo parlando di una razza aliena venuta dallo spazio, è un ottimo modo per salvaguardare la dignità dell’omosessualità. La prima cosa che deve cadere sono le etichette, ma qui a quanto pare saranno le ultime a volerlo fare. Mi viene da sorridere nel leggere “la non conoscenza equivale alla morte”, ma non mi spreco oltre. Questo argomento sta facendo acqua da tutte le parti quando potrebbe e dovrebbe essere affrontato su tutt’altro piano. Sembra quasi invece che si stia parlando delle prove dell’esistenza di una roccia davanti al nostro naso.
E’ sempre piacevole e confortante leggere articoli qualificati come il suo ed a cui ci si sente perfettamente allineati.
i miei timori di madre sono identici ai suoi…..altro che gender.
E piu’ leggo commenti e riflessioni becere sul tema (paragonare gli omosessuali a pedofili e criminali o equiparare il loro sentimento a quello tra uomo e animale) e’ piu’ prendo consapevolezza non solo della necessita’ ma della urgenza di una educazione al rispetto ed all’uguaglianza delle diversita’ (che e’ altra cosa dal loro annullamento).
Il primo male del nostro Paese? L”ignoranza e la bigottagine (che di norma vanno a braccetto).
l’ubriaco sostiene di essere sobrio, il massone che si preoccupa per il bene dell’umanità, il diavolo vuol farci credere che non esiste, chi ha sposatol’ideologia gender è tipicamente negazionista e dedica molto tempo alla sacra missione di propagandarne l’inesistenza nel timore che troppe persone possano avere visioni non conformi al loro sistema ideologico
Il… Diavolo (!!!)… I complotti massonici… Benvenuti in Italia, anno 1015 di Nostro Signore. Penitenziagite.
Ho inviato il suo articolo sulla chat della classe di mia figlia poiché girava la bufala a cui purtroppo molte mamme hanno dato credito. Forse sarebbe opportuno chiedere al ministero della istruzione o ai dirigenti scolastici di promulgare una circolare a riguardo grazie
Certo che un psicologo rinomato come Lei che usa il suo tempo per far tutto tranne cercare ed aiutare a cercare la verità…meglio che mio figlio non lo incontri mai!!!
Tante idiozie la teoria/ideologia Gender, eh?!? Andatevi a leggere il documento dell’OMS “Standard sull’educazione sessuale in Europa”, cosi capite, forse, i timori dei genitori che hanno ancora un filo di coscienza attivo in questo mondo malato che pensa di poter creare vita dal nulla e che ne esca qualcosa di sano! E chiedetevi se non sia giusto tutelare i diritti dei più indifesi (in questo caso i bambini) prima dei capricci degli adulti omossessuali, per i quali spero in una tutela civile del loro rapporto d’amore che rispetto profondamente, ma non al loro “diritto” negato da Madre Natura ad avere figli. Che disastro state facendo voi psicologi!!! La normalità non vi porta guadagno, per questo ve ne dovete sempre inventare una!!!…a danno di povera gente inconsapevole e debole che a voi si rivolge. Per fortuna che al mondo esiste ancora qualche raro psicologo onesto…ma bisogna cercarlo come un ago in un pagliaio!!!
Gentile signora,
credo stia mescolando molti elementi diversi fra loro. Una cosa è il riconoscimento dei diritti civili e di matrimonio alle coppie omosessuali, percorso che credo sia impossibile evitare anche in Italia. Altra cosa è la possibilità di adottare da parte delle coppie omosessuali, e qui si possono incontrare tali e tante tipologie di situazioni da richiedere un dibattito etico di tale rilievo che di certo questo sito non può ospitare. Altra cosa ancora sono le linee guida dell’OMS, che non è proprio l’ultima delle associazioni di paese, con buona pace per gli italiani. Infine, altro discorso ancora è il DDL di cui si discute, che NON parla di fantomatiche teorie gender ma di educare al rispetto per la differenza di genere e per la diversità in generale, questione che va affrontata anche solo per il fatto che ai nostri figli sarà comunque posta dalla vita, se non dalla scuola italiana. O vogliamo continuare a credere che i nostri figli non incontreranno nella loro vita stranieri, coppie omosessuali, persone cresciute in famiglie non tradizionali e quant’altro le società umane creeranno da qui a 50 anni?
Posso dire con enorme sollievo (riprendendomi con un respiro profondo dopo aver letto molti commenti a questo articolo) che la società va avanti, l’istituzione ecclesiastica va avanti, la capacità di contenere i meccanismi proiettivi e di scissione tra “buono” e “cattivo” in favore dell’incontro con la realtà ricca e complessa di Madre Natura va avanti.
Non pochi religiosi e religiose che ho avuto la fortuna enorme di incontrare collaborando con loro come psicologa non si sognerebbero mai di sottoscrivere posizioni che vengono troppo facilmente attribuite al mondo cattolico… cambiare le “leggi ufficiali” è spesso l’ultimo passo dei movimenti evolutivi che interessano le società e le comunità, compresa la chiesa.
Il bisogno di sentirsi quelli “adeguati” secondo Madre Natura a sancire legalmente una unione di coppia piuttosto che a esercitare la funzione genitoriale è un meccanismo difensivo che in alcune persone è presente più che in altre. La “maturità” dei meccanismi difensivi non è legata alla religione di appartenenza, piuttosto al modo di viverla.
Sono davvero soddisfatta della comunicazione che vedo fiorire su siti come questo su un tema così importante, tra chi la pensa in modo così diverso. Ringrazio sinceramente per l’occasione di confronto.
Da studente di psicologia mi sento di dissentire. Sono giorni che bazzico su internet ma, ahimè, non sono ancora riuscito a trovare un discorso maturo: si passa da una quasi cieca idolatria scientifica (che poi, quando si parla di scienza in psicologia bisognerebbe sempre capire di che tipo e con quali risultati) a retoriche e pedanti posizioni ultra-cattoliche.
Se domani uscissero delle ricerche in cui viene detto che la leva militare obbligatoria porta i ragazzi ad una maggior consapevolezza di sè, nonchè ad una personalità più forte, noi che facciamo, ristabiliamo la leva? Ogni serio ricercatore scientifico sa che la scienza non può diventare una legge. La scienza si ferma ai dati, sui quali poi é legittimo discutere, stop.
Vogliamo contrastare le discriminazioni contro i cosiddetti omosessuali? Smettiamo di chiamarli tali, di etichettarli come se fossero una categoria specifica. Vi é mai saltato in mente che la cosiddetta omosessualità non possa essere una preponderanza di tratti femminei nell’animo umano, invece di andare subito a parare sulla sessualità nuda e cruda?
La cultura del rispetto la si impara lasciando che la natura si esprima, senza dover necessariamente intercedere ogni volta come se ci pensassimo padroni incontrastati del cosmo.
Ma si sà, oggi è di “moda” così.
Mi lascia perplesso questa smania degli omosessuali per potersi sposare. Si vede che non sanno che iattura possa essere il matrimonio! Forse aspirano a qualche vantaggio economico che potrebbe derivare dal matrimonio, ma in ogni caso il vantaggio economico sarebbe sempre solo a favore di un solo membro della coppia. Piuttosto che strillare tanto per estendere il matrimonio anche agli omosessuali io auspicherei l’abrogazione dell’istituzione del matrimonio una volta per tutte.
Bell’articolo, e da collega caro Federico, sottolineo che è interessante la raccolta di “perle” dei commenti che hai ottenuto. Un tempo, non tanti anni fa, gli ignoranti, stavano zitti. Ora leggono qualche foglio che trasuda idiozie, poichè vivono immersi nelle fobie e nelle paranoie, scrivono, altre idiozie. C’è poco da commentare, nessuno e tanto meno l’iniziativa del governo Renzi, vuole condizionare i bambini, ed è bene dirlo allo stuolo di cattolici, almeno a questo gender di cattolici, che condizionano i loro Bambini, li vestono di rosa o azzurro, insomma li tirano su come piace a loro, li educano senza farsi domande, li battezzano, li incardinano a pochi mesi nel loro percorso culturale-religioso, senza che i bambini possano dire nulla. Sono questi che si impongono sui loro figli, e loro vengono a dire alla Scienza, che insegnare il rispetto verso tutti, è condizionare, forzare, obbligare, distorcere le identità. Se non fosse così grave la infamante accusa, che tra l’altro infanga docenti e dirigenti, come se fossero degli svitati e non degli educatori, ci sarebbe da ridere a crepapelle.
Siamo proprio nella situazione del Bue che dice all’asino CORNUTO!!!
Ecco la dimostrazione che siamo un popolo intollerante. Un gay si deve rispettare e un cretino ignorante invece no? Perché?
Da domani organizzo un’associazione per i diritti degli ignoranti!
“Sull’inesistenza di una teoria Gender che starebbe assaltando il mondo della scuola, l’autorevole AIP – l’associazione italiana di psicologia che riunisce il mondo accademico degli psicologi – ha assunto una posizione ufficiale inequivocabile: è una minchiata.”
Federico, dal contesto colgo che quell’ “inesistenza” andrebbe voltata in “esistenza”.
Giusto, grazie per la segnalazione!
In questo caso non si tratta di OMOFOBIA, ma di “paura per l’ignoto”. Non è “l’insostenibile leggerezza del genere” che crea allarmismo nel mondo della Scuola, ma l’IMPREPARAZIONE che c’è sotto. L’Italia non ha istituito, come la maggior parte dei paesi europei, “l’educazione sessuale” a Scuola per cui la risposta di diniego generale era prevedibile: chi non semina non raccoglie! Serve GRADUALITA’ nell’affrontare l’argomento “sessualità” dal momento che siamo stati educati a “non parlarne in pubblico”, e, credete, non è che in privato o con gli addetti ai lavori si riesca sempre a spifferare i propri “gusti sessuali”. Se a Scuola non si dialoga delle coppie eterosessuali, figuriamoci di omosessualità o gender! In questo momento sembra che parlare di gender a scuola, rimandi all’immagine di una grossa forbice culturale aperta tra la “curiosità” e “l’osceno”, in una società più preoccupata e smarrita per un’identità di genere in divenire che per l’acquisizione di una propria educazione sessuale.
Ma perché si vuole imporre di cambiare il significato delle parole? Il matrimonio si fa tra duomo e donna e non si può pretendere di modificare una simile istituzione. Bisogna parlare di unioni civili!
Una specie animale tende a preservare la sua conservazione e non c’e
Ma perché si vuole imporre di cambiare il significato delle parole? Il matrimonio si fa tra duomo e donna e non si può pretendere di modificare una simile istituzione. Bisogna parlare di unioni civili!
Una specie animale tende a preservare la sua conservazione e non c’e’ niente di male. Tollerare tendenze omosessuali non significa doverle sponsorizzare o destrutturare l’intera civiltà umana.
Essere un buon genitore non significa avere specifiche tendenze sessuali da poter usare come background per meglio educare la “prole”. Mi soffermerei sull’equilibrio psicofisico per valutare la propensione di una coppia alla genitorialita’.
Detto questo, eviterei di gridare per imporre la propria sessualità. Delle volte questo atteggiamento sembrerebbe accostabile al femminismo. Sapete quali sono stati gli effetti…..
Il mondo si cambia coi fatti!
Il logo che “hic et nunc” mi identifica è il triangolo con il vertice alto color carne con un occhio nero (o forse aperto) e uno chiuso. Ma non so perché! Sarei curiosa di saperlo! Comunque qualsiasi argomento sulla sessualità nella scuola italiana a tutt’oggi è FUORI POSTO … visto che ancora non siamo alfabetizzati su cosa “è la sessualità”. NON CI SONO PERSONE, LUOGHI O UN TEMPO FORIERI DI SUCCESSO O DI ANOMALIE DELLA SFERA SESSUALE, MA E’ LA SESSUALITA’ CHE SI ESPRIME IN OGNI LUOGO, IN OGNI TEMPO, IN OGNI PERSONA. Il comportamento dello struzzo all’interno della nostra categoria (comunità politica-scientifica e culturale) non è ammissibile, almeno fino a quando non si ammetta l’ignoranza in materia di “Sessualità umana” (altra cosa dalla sex animale). Solo dopo aver costruito un percorso educativo valido e uniforme su tutto il territorio nazionale, possiamo discutere. Ancora non siamo partiti! E comunque per i risultati occorrono un po’ di generazioni. Tutti i discorsi usciti in questi giorni sul gender oltre a non avere alcun fondamento scientifico, sono come la “cartina al tornasole”: svelano, in tempo di crisi, un’altra grossa falla nel nostro tanto caro e amato Paese, a cui stiamo appiccicando un’altra toppa. Mi vien da dire: “… speriamo che io me la cavo!”
CHE CONFUSIONE ………..consiglio un piccolo libro di Simona Argentieri: A QUALCUNO PIACE UGUALE.
Un caro saluto a tutti e calma. LM
Solo uno spunto:
http://www.quotidianosanita.it/cronache/articolo.php?articolo_id=11072
Salve….volevo solo dire che dovrebbe farvi pensare una cosa…..in un momento di distruzione del mondo travolto da carestie e guerre….come e’possibile che si va a fare leggi su questi argomenti?a prescindere dal fatto che ogni discriminazione e violenza contro le persone e’reato ma come si fa a fare una legge x i bambini sui generi sessuali?al massimo si dovrebbe farne una sulla tolleranza verso chi e’diverso ed aumentare le condanne per chi discrimina ma sessualizzare i bambini e’perverso.Vi faccio notare come Obama e il Papa bergoglio stiano però dando questa causa giusto per capire chi e’il vero nemico dell’umanita’.