image_pdfimage_print

Sui quotidiani La Stampa e La Repubblica di fine maggio è stata data la notizia che a Torino, presso alcuni sportelli dei Servizi Sociali comunali, aprirà a breve un servizio di counselling filosofico.

Lo sportello – si legge negli articoli – offrirà la possibilità di attivare cosiddetti “percorsi di counselling filosofico” e tale servizio sarà inizialmente rivolto a famiglie con persone non autosufficienti, ma presto verrà esteso a tutti i cittadini.

A dir poco sbalorditiva appare la descrizione di ciò di cui si occuperanno i filosofi-counselor: “Molto spesso per queste persone […] il disagio assume forme che non hanno niente a che vedere con la sofferenza psicologica ma che coinvolgono l’intera visione del mondo, creando vuoti di senso, disorientamento e perdita d’autostima» (La Stampa).

È evidente che l’intera informazione è in più punti confusiva per chi legge: trasmette un’immagine alterata della psicologia e del suo campo di applicazione, riducendolo al mero aspetto della cura patologica mentre il counselling, che questa volta diventa “filosofico”, “aiuta però facilitando la comprensione della realtà, contribuendo a una […] riflessione e rielaborazione

Ci risiamo: abbiamo assistito agli stessi giri di parole in altre proposte di counselling “senza specificazioni” ed è accaduto che la magistratura smontasse radicalmente queste argomentazioni rilevando situazioni di vero e proprio abuso della professione di psicologo. In questo caso si rende ancor più necessario un intervento istituzionale perché questo servizio è avallato del Servizio Pubblico.

Altrapsicologia ha quindi chiesto al presidente dell’Ordine degli Psicologi del Piemonte, il collega Paolo Barcucci, come l’istituzione di categoria intenda procedere per salvaguardare la fede pubblica, la salute degli utenti e la professionalità degli psicologi piemontesi. Attendiamo fiduciosi una rapida risposta!

Qui di seguito la lettera inviata all’Ordine del Piemonte:

Spett.le Ordine degli Psicologi del Piemonte

Alla c.a. del Presidente Dr. Paolo Fausto BARCUCCI

Roma, 30 maggio 2012

Oggetto: counseling filosofico

Gentile Presidente,

è di pochi giorni fa la notizia, apparsa sui quotidiani La Stampa e La Repubblica del 25 maggio 2012, che presso la Circoscrizione 2 a Torino, aprirà a breve un servizio di counselling filosofico. Lo sportello, si legge, a cura dell’associazione torinese di counselling filosofico Phronesis, offrirà la possibilità di attivare cosiddetti percorsi di counselling filosofico. Sempre in questi articoli si afferma che tale servizio, in rete con i Servizi Sociali, in prima istanza è rivolto a famiglie con persone non autosufficienti e che, presto, sarà esteso a tutti i cittadini.

A dir poco sbalorditiva appare la descrizione di ciò di cui si andranno a occupare: “Molto spesso per queste persone […] il disagio assume forme che non hanno niente a che vedere con la sofferenza psicologica ma che coinvolgono l’intera visione del mondo, creando vuoti di senso, disorientamento e perdita d’autostima» (La Stampa); non solo, l’intera informazione è in più punti confusiva per l’utente, poiché trasmette un’immagine alterata della psicologia e del suo campo di applicazione, riducendolo al mero aspetto della cura patologica, mentre a loro parere il counselling filosofico si occuperebbe di aree che, da essi volutamente trasmesse come non afferenti alla disciplina psicologica, vi rientrano invece pienamente.

Le chiediamo quindi, in nome e per conto degli iscritti piemontesi alla nostra associazione, delucidazioni su quali azioni l’Ordine del Piemonte, competente per territorio e mandato, intenda compiere, se intende compierne, per valutare e monitorare tale servizio che, al minimo, si configura come confusivo per l’utenza rispetto al ruolo dello psicologo se non come un vero e proprio abuso della professione.

Restando in attesa di Suo riscontro a questa stessa casella email (redazione@altrapsicologia.it) Le porgiamo i migliori saluti anche a nome dei nostri iscritti.

Per AltraPsicologia

Il Coordinatore Regionale del Piemonte

Dr. Alessandro Lombardo

Il Presidente

Dr. Felice Damiano Torricelli