Qui trovi il programma con gli obiettivi di rilancio rispetto all’attuale percorso fatto.
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b) Formalizzare il profilo professionale di Operatore del Mercato del Lavoro Specialistico nella formazione professionale della Regione Lazio, qualificando con un modello di competenze di forte stampo psicologico (ma non solo) tutte quelle figure emerse di recente nelle Politche Attive del Lavoro (es. Navigator)
c) Progettare il percorso formativo per il profilo di cui al punto 2 e definire un accordo con Università per istituirlo come corso di altra formazione
d) Stipulare nuovi accordi con la Regione Lazio sugli ambiti del Benessere Lavorativo (indagini, sportelli e/o centri di consulenza dello psicologo del lavoro in azienda)
e) Finalizzare il progetto di Mappatura Ambiti di Attività dello Psicologo del Lavoro con SIPLO e sviluppare altri punti del protocollo di intesa in essere per diffondere la cultura dei servizi professionali di ambito alle organizzazioni potenzialmente beneficiarie
f) Definire un Protocollo con AIF sui modelli innovativi di formazione e sviluppo
g) Valorizzare la capability professionale dello Psicologo del Lavoro e delle Organizzazioni rispetto alle domande di cambiamento emergenti negli attuali contesti organizzativi attraverso un percorso di sostegno ai professionisti iscritti all’Albo e i laureati di Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni organizzato in tre filiere di attività progettuali:
1. Attivazione di Comunità di Pratica (CdP) finalizzate alla condivisione e allo scambio sulle pratiche professionali (ad es. interventi in area Benessere Organizzativo, interventi di Coaching Psychology, interventi di Change Management, User Experience e Digital Innovation, ecc.)
2. Attivazione di appuntamenti periodici di approfondimento a tema
3. Indagine esplorativa tra gli psicologi del Lavoro sulle modalità di Sviluppo Professionale Continuo (CDP).
h) Approfondire, tramite attività di indagine esplorativa, il rapporto fra orientamento, lavoro, trasformazioni del mercato e inclusione lavorativa (ad esempio Agenda 2030 e Decent Work) per costruire dei modelli in cui si aiutino le persone a creare dei percorsi di sviluppo che rispondano ai cambiamenti attuali
i) Promozione della figura dello psicologo nei CPI regionali, valorizzando la rete interna all’ordine “orientamento e sviluppo di carriera”. In tale ottica andrà esplicitata l’importante funzione della psicologia per i servizi alle fragilità sommerse o non affrontate, rilanciando il rapporto con la Fondazione Roma Solidale o con organismi che si occupano di esclusione e marginalità
l) Dare seguito al protocollo con Roma Capitale, cercando di strutturarsi nella scuola di formazione di Roma Capitale e di avviare una analisi della loro gestione del personale
m) Attivare un laboratorio “permanente”, con incontri a cadenza mensile, in cui discutere con i colleghi su modelli e prassi inerenti l’orientamento scolastico e professionale. La finalità del laboratorio, oltre al confronto, sarà quella di organizzare seminari tematici per diffondere e promuovere una cultura dell’orientamento presso le scuole e le università della regione Lazio. Inoltre si potrebbe costituire un gruppo di lavoro ad hoc per approfondire “il lavoro e l’orientamento nel XXI secolo” (chiave di lettura/contributo da parte della Psicologo del lavoro)
n) Attivare un’azione strutturale verso la cittadinanza e le istituzioni al fine di alfabetizzare il potenziale bacino della committenza circa le possibili aree di intervento della psicologia del lavoro. L’impianto dell’intervento potrebbe prevedere un costante monitoraggio e valutazione delle attività in modo da verificarlo in termini di efficacia
o) Promuovere la funzione psicologica in merito ai problemi del lavoro attraverso la costruzione di un manifesto in cui si esplicita il contributo della psicologia per i problemi evidenziati
p) Proposta convenzione con le Camere di Commercio