Psicologia Penitenziaria: Una Nuova Prospettiva Retributiva

In seguito all’emanazione del decreto nr. 2 del 16 gennaio 2024 da parte del Ministero della Giustizia finalmente si assiste a un significativo aumento nel compenso degli esperti ex art. 80 impiegati negli Istituti Penitenziari.

Questa notizia, tanto attesa, si allinea a una precedente decisione del Dipartimento di Giustizia Minorile e di Comunità, che ha innalzato la retribuzione oraria degli Psicologi ex art. 80 da 17,63 € a 30 € all’inizio dell’anno.
Una mossa che riflette un impegno concreto verso il riconoscimento del valore professionale di coloro che operano in un contesto complesso come quello carcerario.

Sfide e Contraddizioni del Lavoro Psicologico in Carcere
Gli Psicologi ex art. 80 svolgono un ruolo cruciale come liberi professionisti, offrendo servizi di osservazione e trattamento all’interno degli Istituti Penitenziari.
Tuttavia, questa professione è caratterizzata da molteplici sfide, tra cui la gestione di scadenze stringenti, richieste di emergenza e la necessità di bilanciare le esigenze di custodia con quelle di cura.
Nonostante l’innalzamento della retribuzione oraria rappresenti un sollievo, il lavoro rimane complesso, con il rischio di dispersione di competenze specialistiche a causa delle limitate ore mensili e delle incongruenze contrattuali.

La Speranza di un Cambiamento Duraturo
L’Aumento a 30 € all’ora è un passo positivo, ma la circolare del Ministero avverte che la questione finanziaria dovrà essere attentamente gestita per evitare tagli alle ore di prestazione.

Come Associazione, sosteniamo questo adeguamento retributivo, ma auspichiamo che non comporti una riduzione delle ore assegnate, poiché ciò andrebbe a compromettere la qualità del lavoro svolto dagli Psicologi ex art. 80.

La nostra speranza è che questo aumento rappresenti un cambiamento duraturo, rispettoso della dignità e dei diritti dei professionisti, contribuendo alla salute pubblica e al benessere dei diretti interessati.