Diario di bordo: consiglio del 20/07/2015

Consiglio del 20 luglio 2015 15:45 – tutti presenti

Questi i punti all’ordine del giorno:

  1. lettura e approvazione del Verbale della seduta precedente
  2. iscrizioni, cancellazioni, trasferimenti
  3. ratifica Delibere Presidenziali n. 3 e n. 4 rispettivamente di iscrizione e di cancellazione
  4. ratifica Protocollo d’Intesa con il Tribunale per i Minorenni d’Abruzzo
  5. nomina Consigliere Referente per l’ ”Applicazione del Protocollo d’Intesa con il T.M.”
  6. nomina Consigliere Referente per la “ Psicologia e Territorio”
  7. nomina Consigliere Referente per l’ ”Applicazione del Regolamento Disciplinare”
  8. approvazione preventivi per coperture assicurative
  9. approvazione Regolamento interno Funzionamento Consiglio
  10. Comunicazione del Consigliere Referente per il Programma Nazionale Esiti (PNE)
  11. Comunicazione del Vice – Presidente
  12. Comunicazioni del Presidente

 

Il Presidente da lettura del verbale; manca un allegato inviato via pec dalla consigliera M. D’Angelo, che viene cercato nella posta della segreteria, per essere inserito successivamente ed integrato a verbale. Purtroppo, nonostante le nostre ripetute sollecitazioni, gli allegati ai verbali, ad oggi,   non sono insieme ai verbali stessi sul sito dell’Ordine .

 

2 e 3. : Iscrizioni, cancellazioni, trasferimenti

Vengono invertiti i punti, la ratifica di iscrizioni viene discussa prima. Alla ratifica della delibera n. 3 i consiglieri AP si astengono e il consigliere Zoppo fa mettere a verbale la dichiarazione di voto: non per contenuto, ma per errore procedurale, in quanto la Legge 56/89 all’ art. 12 prevede come compito del Consiglio: “cura la tenuta dell’albo professionale, provvede alle iscrizioni e alle cancellazioni ed effettua la sua revisione almeno ogni due anni”, il Presidente può procedere singolarmente e portare a ratifica al Consiglio solo se c’è una comprovata urgenza, ad esempio la imminente scadenza definita dalla legge dei 60 giorni tra l’arrivo della richiesta di iscrizione del collega e l’iscrizione effettiva.

Essendo un compito primario del Consiglio la tenuta dell’albo è necessario, probabilmente, organizzare meglio i lavori dello stesso per non arrivare nuovamente a tali spiacevoli situazioni d’urgenza.

 

Si procede con la votazione per ratificare il Protocollo d’Intesa con il Tribunale dei minori, il quale ha espresso la volontà di creare una cabina di regia con l’Ordine, allo scopo di fare rete con altri servizi, realizzare progetti europei e avviare tirocini professionalizzanti nei Tribunali Minorili, previo percorso formativo. Vi è inoltre l’intenzione di sviluppare percorsi formativi di base, relativi a temi sull’età minorile.

Premesso che l’idea e i principi a cui esso si ispira sono sicuramente condivisibili, facciamo notare che, come sempre, anche se a detta del Presidente tale protocollo aveva carattere “d’urgenza”, ci troviamo di nuovo di  fronte a decisioni già prese e solo da approvare formalmente, senza averne avuto un confronto o una discussione precedentemente. Manca al solito uno spirito di condivisione, anche informale, pertanto , ci asteniamo dalla votazione.

È inconcepibile che i consiglieri (o almeno alcuni di loro) vengano a conoscenza di tali protocolli da articoli di giornali o chiacchiere di corridoio e non per i lavori che dovrebbero svolgersi all’interno del Consiglio.

 

Procediamo con la nomina di un referente per “l’applicazione del protocollo d’intesa con il TM” per garantirne l’attuazione. Il Presidente propone il Consigliere Manfreda, mentre Collevecchio propone il Consigliere Zoppo, in quanto già Giudice Onorario della Corte d’Appello della Sezione Minori e nel curriculum formativo annovera specifici corsi sul tema. A maggioranza il ruolo viene assegnato al Consigliere Manfreda. Il Presidente ne illustra la competenza specifica in materia.

Non abbiamo nulla di personale nei confronti del Consigliere Manfreda, per il quale manifestiamo la nostra stima, ma ci teniamo a sottolineare come, per l’ennesima volta, siamo esclusi dalle attività ordinistiche nonostante ci siano competenze da poter spendere tra i Consiglieri di minoranza. Ancora una volta la maggioranza sceglie di far lavorare l’ Ordine anziché con tutti i  15 consiglieri voluti dagli iscritti, solo con 9, escludendo la minoranza.

 

La stessa storia si ripete per i punti 6. e 7. ovvero per la nomina del Referente “ Psicologia e Territorio” e per il Referente  “Applicazione del Regolamento Disciplinare”.

Facciamo notare quanto quest’ultimo ruolo possa avere solo la funzione di aprire una istruttoria, in quanto l’applicazione del regolamento spetta al Consiglio; pertanto viene cambiata la dicitura in “Referente pratiche istruttoria procedimenti disciplinari”.

Ci proponiamo per svolgere questi due ruoli, ma ovviamente non veniamo presi in considerazione. Vengono scelti rispettivamente per questi ruoli la dott.ssa Paris e il dott. Tenaglia.

 

Dopo aver approvato il preventivo più vantaggioso per la copertura assicurativa passiamo all’approvazione del Regolamento interno per il Funzionamento del Consiglio, che stabilisce le regole che il Consiglio deve seguire per il buon funzionamento dell’Ordine.

Come sapete tale regolamento era stato da noi richiesto poco dopo il nostro insediamento, perché prima non era mai stato fatto. Avevamo proposto dei gruppi di lavoro per redigerlo insieme, ma ci è stata negata tale possibilità. La stesura del regolamento è stata affidata alla Segretaria Dott.ssa Cottone e doveva essere pronto a Febbraio 2015.

Finalmente a luglio viene presentato per la discussione in consiglio.

Da un’attenta lettura noterete che più che un Regolamento per il Funzionamento del Consiglio è un regolamento per imbavagliare i sei consiglieri di opposizione.

Il testo approvato potete trovarlo sul sito dell’Ordine nella sezione Amministrazione Trasparente, ve lo linkiamo anche noi qui.

Vi linkiamo anche le nostre richieste di modifica a tale regolamento, tutte dettagliatamente motivate. (proposte di modifica del regolamento_seduta del 20_07_2015)

Vi preghiamo di prestare particolare attenzione all’art. 13 che, a nostro umile avviso è decisamente anticostituzionale.

Ne è seguita un’animata discussione.

Il regolamento purtroppo è stato approvato dalla maggioranza, con il nostro voto contrario e la seguente dichiarazione di voto.

Nove consiglieri su 15 hanno deciso di avallare una palese ingiustizia.

 

Visto il prolungarsi dei lavori del Consiglio, la discussione degli altri punti all’odg è stata rimandata alla successiva seduta utile.