Psicologi, non facciamo scherzi, il quorum è da raggiungere!
di Federica Modena
Il recente mancato raggiungimento del quorum in almeno due grandi Regioni italiane ha reso oramai evidente agli occhi di tutti la persistenza nella categoria degli Psicologi di “gravi disturbi del comportamento elettorale”.
Nel breve scritto che seguirà tenteremo umilmente di indagare le motivazioni del fenomeno: siamo Psicologi e la nostra competenza considera l’esplorazione delle motivazioni del comportamento in relazione all’ambiente interno ed esterno.
Ripiombando dal generale al particolare, a che categoria appartengono i nostri “psicoastenuti”?
Probabilmente, in proporzioni diverse, a entrambe le categorie.
E sbagliano.
Sbagliano di grosso in tutti e due i casi.
Astenersi dal voto, infatti, non è protestare ma, al contrario, è un modo di rendere ininfluente la propria idea, autoannullando la possibilità di esprimere la propria opinione, delegando in toto ad altri la rappresentanza dei propri interessi professionali.
Concludendo e uscendo dai massimi sistemi, ricordo poi un particolare che mi sta particolarmente a cuore: se non si raggiungesse il quorum richiesto, le elezioni dovrebbero ripetersi. Questo fatto comporterebbe due conseguenze:
Peraltro Bologna a primavera è semplicemente stupenda. Se qualcuno che abita nelle altre province dell’Emilia non ha voglia di aver a che fare con notai o con kit elettorali, andare a votare alle elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine recandosi personalmente alla sede dell’Ordine potrebbe essere una stupenda occasione per concedersi un weekend nella “Città Capoluogo”.
Buon voto a tutti