Opl 2.0, tra sfide e risorse – Consiglio del 2 aprile 2020

 

Il Consiglio del 2 aprile scorso è stato un appuntamento ricco di punti di confronto e discussione. Vi ricordo che, dopo un primo periodo di stasi di OPL, dovuta all’emergenza Covid-19 in cui le attività erano state messe in pausa, il lavoro è ripreso a pieno regime. E questa ripresa è avvenuta anche grazie all’introduzione della possibilità di incontrarsi online, eventualità non contemplata nel Regolamento OPL fino a poco fa e che ha necessitato di ravvedimenti istituzionali volti alla tutela della privacy della documentazione.

 

Il clima è disteso, ma non mancano momenti di preoccupazione: alcuni consiglieri vivono e lavorano in zone ad alta incidenza virale e sono esposti a  sfide professionali uniche e difficili.

 

Senza volervi tediare con i primi punti di approvazione amministrativa come bollette e stipendi, entro più nel vivo dei confronti avvenuti. Tra questi il primo è stata l’approvazione del rinvio della scadenza del pagamento della quota OPL dell’anno. Che ha visto tutti i consiglieri favorevoli, ma non dimentichi del fatto che un tale provvedimento va incontro non solo a chi verte in una condizione di indigenza ma, purtroppo, anche ai furbetti che la quota non l’avevano pagata per distrazione. A loro verranno tirate le orecchie più avanti, ma vista l’emergenza si è pensato di aiutare i bisognosi di sostegno.

 

Un alto punto fondamentale è stato lo sviluppo del progetto OPL Academy, che è in sè molto bello, ma vede delle criticità cui AltraPsicologia non si è potuta sottrarre. Nella versione sottopostaci, infatti, venivano sì  indicate le nuove aree di sviluppo -come la promozione di corsi di inglese per gli iscritti o i webinair di aggiornamento- ma per ognuna delle voci era già stato deciso un docente di riferimento. Ça va sans dire che tali docenti erano tutti del gruppo di simpatizzanti della maggioranza. Dagli assistenti universitari agli amici che hanno fatto video di sostegno in campagna elettorale per Professione Psicologo. Di fronte a ciò il nostro buon Luca ha sollevato una perplessità: perchè inserire i “soliti noti” in progetti che sarebbe bello fossero aperti a tutta la colleganza ? Capiamo bene che le competenze non sono distribuite in modo equo ed ognuno di noi ha le sue aree di specializzazione, però riteniamo che si possa pescare anche in un bacino più ampio: quello di tutti gli iscritti, in modo equo e non preferenziale. Queste le ragioni per cui abbiamo votato contrari.

 

Riflessione simile è avvenuta per il progetto Referenti Territoriali, che tanto piace ai colleghi, in cui abbiamo ricordato che sarebbe interessante coinvolgere anche figure nuove. Ma il progetto è bello: approvato!

 

Il consiglio si è chiuso con un plauso corale nel momento in cui abbiamo votato per il  punto “Psicologi e Diritti”, in cui ci siamo trovati di fronte un progetto articolato e complesso, con molteplici finalità e figure coinvolte che andranno a comporre un percorso di formazione/informazione per tutta la colleganza. L’aggiornamento professionale avverrà su più fronti e sarà utile per chi lavora con la disabilità, le categorie LGBTI, la violenza sulle donne, bambini, gli adolescenti ed infine anche per chi lavora coi migranti.

 

Insomma, il lavoro che OPL ed AltraPsicologia hanno di fronte per l’anno a venire è molto e siamo contenti che, almeno su alcuni punti, siamo stati coinvolti dalla maggioranza. Certi che la sensibilità sul tema dei diritti sia centrale per questa consigliatura, in cui anche la voce dei più piccoli possa essere ascoltata.

 

Cristina Vacchini