A.A.A. LAVORI IN “CORSO DI FORMAZIONE”

Secondo Consiglio sia! Ma stavolta in bicicletta!

E’ il 3 Luglio, fa un caldo che a Livorno ci si va solo pe’ i mare!  Ma noi ci troviamo dentro la sala della Provincia, la Nomellini, per partecipare come uditori al Consiglio dell’Ordine…

Appena entrate siamo state raggiunte dal nostro Presidente che salutandoci ci domanda “ Ma voi al mare non ci andate?”.  Che fa? Mette pure il dito nella piaga?

Il Consiglio viene subito presentato come “innovativo”. E’, infatti, la prima volta nella storia dell’Ordine degli Psicologi della Toscana che un Consiglio viene tenuto fuori Firenze. “Politica di decentramento”  la chiamano, pare interesserà anche i Gruppi di Lavoro. Il Presidente informa i Consiglieri che tale scelta politica avrà dei costi, ma saranno contenuti.

Ci domandiamo quale sia  il beneficio per noi iscritti di decentrare le riunioni del Consiglio dell’Ordine. Se questo comporta costi aggiuntivi, non pensiamo che ai colleghi possa interessare…

Dopo l’intervento nell’ultimo Consiglio dell’ ex Presidente dell’Ordine Vannoni (LINK), oggi si parla del “destino” della Fondazione. Il Presidente Mengheri chiede a ogni Consigliere di esprimere il proprio pensiero. Già dai primi interventi si intuisce la linea

Porta-a-Porta-Bruno-Vespa-Rai-Uno-talk-showsi occuperà di “promuovere la cultura” 

(ovvero promuovere libri e fare incontri con i giornalisti, in pratica una specie di “talkshow”),

oppure non sembra avere più “ragione di essere”.

Dialogare con le istituzioni e altre realtà professionali del futuro dei liberi professionisti, in sedi istituzionali appositamente adibite, sembra essere poco rilevante per il nostro attuale Consiglio.

Che strana questa svolta improvvisa! 

Durante la campagna elettorale l’attuale maggioranza garantì che avrebbe lavorato partendo dai risultati raggiunti dall’esecutivo uscente, raccogliendo e sviluppando ciò che di buono era stato compiuto. La creazione della Fondazione, che ci ha permesso di rappresentare la categoria degli psicologi al tavolo regionale delle libere professioni non è un risultato da mantenere per questo Consiglio? Evidentemente no…

Gli interventi, sebbene si susseguano a catena, esprimono tutti lo stesso parere sfavorevole alla Fondazione, eccetto quello della Consigliera Pistolesi che ci appare “sola contro tutti!”.

come-calcolare-i-margini-di-profitto_2b8385e60616b095d4ba26a96286dab7Improvvisamente la parola “azienda”, detta dalla Bachmann, cattura la nostra attenzione. La Vicepresidente propone al Consiglio di pensare l’Ordine come un’azienda (come un’attività di tipo commerciale?), quindi di valutare la Fondazione in base ai costi e ai benefici.  

Il Consigliere Serafino ci aiuta a capire e rende la cosa davvero semplice: dal suo punto di vista, in passato  il ruolo della Fondazione aveva un senso unicamente in quanto ricopriva uno spazio  vuoto ( formazione) , spazio in cui attualmente si è inserito l’Ordine

Il Presidente per concludere la discussione sulla Fondazione, stabilisce che la decisione finale sulla sorte della stessa sarà presa fuori dal Consiglio con i referenti dei Gruppi di Lavoro. Questa scelta ci sembra un po’ “stonata”…non siamo molto ferrate in materia …

Ma siamo sicuri che i referenti dei Gruppi di Lavoro,non democraticamente eletti, debbano avere un potere decisionale così importante?

Come mai questa decisione non può essere presa in seno al Consiglio come tutte le altre?E a questo punto: che senso ha averne parlato in Consiglio, se poi le decisioni vengono prese altrove?

Si è infine parlato di un corso di formazione indetto dalla Provincia di Siena sulla violenza di genere.

desperate teacherViene reso noto che il corso, rivolto ad un massimo di 15 psicologi , sarà accreditato per 25 ECM, per 4 giornate formative. Il nostro Ordine  finanzierà l’accreditamento del corso attraverso un provider  (costo totale di 2020 euro+IVA)  e se ne assumerà i costi per un numero così esiguo di colleghi.  Decisione presa per altro in totale assenza di dibattito

(almeno questo è accaduto durante gli ultimi due Consigli).


Tanto per peggiorare un altro po’ le cose viene reso noto che nel percorso formativo , di nuovo, saranno inseriti dei consiglieri dell’Ordine:ma perché?

Sia che questi lo facciano “gratis” (cioè che rientri nel rimborso per carica istituzionale), sia che vengano pagati extra, non sarebbe meglio se per questo incarico si aprisse un bando al quale possono partecipare tutti gli iscritti? La funzione di “formatore” rientra nel mandato per il quale un Consigliere dell’Ordine è stato democraticamente eletto? Sta forse lavorando per la tutela e la promozione della nostra professione?

Peccato, sarebbe piaciuto anche a noi concorrere per poter fare le formatrici in questo corso a Siena.

Altro punto all’ordine del giorno, altro corso di formazione da decidere: la Scuola di Psicologia dell’università di Firenze, istituirà un corso sulla deontologia per un totale di 40 ore .

carta_forbici_sassoPerfetto! Subito il Presidente pronuncia la fatidica domanda

“ Chi andrà di voi?”.

 

Ma essendo un incarico da svolgere presso l’Università, non è previsto un bando pubblico? È prevista una retribuzione per i docenti?

A pensar male si fa presto… in effetti, forse, proprio trattandosi di un argomento così importante, i nostri Consiglieri si offriranno di insegnarlo a titolo volontario e gratuito ai nostri futuri colleghi.

Sono le 12 , e dopo solo due ore , il Presidente Mengheri dichiara chiuso il Consiglio.

Non si capisce come mai non si sia potuto semplicemente allungare i tempi di quello precedente, tenuto appena una settimana fa, risparmiando così, tra gettoni di presenza e rimborso spese per i Consiglieri, circa 4000 euro.

Una cosa è comunque evidente: data la vocazione quasi missionaria del nostro Ordine ad organizzare e finanziare corsi di formazione, ci diventa chiaro perché l’attuale Consiglio consideri l’obbligo di ECM per tutti gli psicologi “un’ottima opportunità”. Sull’argomento, infatti, neanche un accenno: la posizione del nostro Ordine è favorevole all’obbligo degli ECM quindi inutile tornarci sopra, nonostante la mobilitazione degli iscritti!

Al termine del Consiglio si percepisce una certa fretta, non si può perdere tempo: il Presidente ha organizzato una “caciuccata” e un giro in battello lungo i canali del quartiere più antico di Livorno! Quest’ultimo, ci viene specificato, a spese di ognuno dei Consiglieri… E ci mancherebbe!Livorno in battello

L’atmosfera che si respira è quella di una gita scolastica….per questo non può di certo mancare la foto di gruppo!

Un sorriso e “click”, questo momento storico e innovativo è stato immortalato!