Nell’Home Page del sito del CNOP – http://www.psy.it – si rinviene che il 18 Settembre 2009 il Presidente dell’Ordine Nazionale Psicologi – Giuseppe Palma – invia un comunicato al Ministro Gelmini per chiedere che, tra le iniziative annunciate tese alla razionalizzazione e qualificazione della offerta formativa universitaria, consideri anche la possibilità del ritorno al ciclo unico per Psicologia con l’eliminazione dei corsi di laurea triennale in Psicologia.
Il 22 Settembre 2009, su OPsonline.it, si scopre più dettagliatamente che Palma afferma che queste lauree rappresentano “un’esperienza fallita“. “Uno spreco di risorse e una fabbrica di disoccupati“, visto che “il tasso di disoccupazione dei giovani formati sfiora il 100%“.
Affermazioni forti. Nette. Pesanti! Fatte pubblicamente dal Presidente dell’Ordine Nazionale Psicologi. PAROLE CHE PESANO COME MACIGNI sugli attuali e prossimi studenti di Psicologia.
Se andiamo a leggere i commenti all’articolo riportato su OPsonline.it e riproposto anche su Facebook, troveremo decine e decine di interventi entusiasti per questa presa di posizione, e di fatti anch’io ne sono rimasto positivamente colpito!
I giovani colleghi – e non solo – hanno ben chiaro, sulla propria pelle, il fallimento di queste triennali… sia in termini di qualità formativa che di possibili sbocchi professionali.
Mi rimangono però alcune spiacevoli perplessità su questa vicenda.
Provo ad allargare lo scenario:
- attualmente abbiamo circa 70.000 iscritti all’Ordine Psicologi (un terzo degli psicologi in europa!!)
- attualmente abbiamo circa 70.000 studenti iscritti a corsi di laurea in Psicologia. Stando alla percentuale media dell’80% che raggiunge la laurea, si può ipotizzare che da qui a cinque anni, in potenza, avremo altri 56.000 Psicologi iscritti all’Ordine
- mediamente gli altri Ordini professionali crescono dell’1,6% all’anno, mentre l’Ordine Psicologi cresce dell’8% (Fonte CNOP) o del 15% (Fonte Censis)
- ad inizio 2009 solo il 50% degli attuali 70.000 psicologi risulta iscritti all’ENPAP, ovvero lavora come psicologo.
I rimanenti 35.000 Psicologi iscritti non lavorano evidentemente come psicologo o non lavorano proprio.
Su un piano di realtà, quindi, i numeri parlano della cronaca di un collasso professionale annunciato! Non è pessimismo o catastrofismo, sono numeri, freddi ed oggettivi!
Abbiamo poi un nuovo anno accademico alle porte. Decine di migliaia di giovani stanno facendo test di ammissione nelle tante, tantissime, troppe, facoltà di Psicologia dello stivale. Nate come funghi negli ultimi anni.
Torniamo quindi a Palma ed alle sue parole come macigni.
Ok, parole forte e condivisibili! Le triennali sono un fallimento, la prospettiva di disoccupazione è drasticamente probabile, nel contempo nuove orde di giovani e futuri disoccupati rischiano di iscriversi alle facoltà di psicologia, e – non ultimo – i già tanti, tantissimi, troppi, colleghi iscritti all’Ordine (a Roma, già attualmente, abbiamo un rapporto di uno psicologo ogni 437 abitanti) si troveranno pressati da nuove migliaia di colleghi psicologi.
E quindi? Mi pare logico aspettarsi una presa di posizione forte, non solo nelle parole, ma nei fatti!
Oltre al futuro incerto per gli studenti, c’è anche un qui ed ora critico per i già psicologi. Dobbiamo agire urgentemente per arginare questo vero e proprio disastro! Ed i nostri rappresentanti – per primi – dovrebbero attivarsi. Magari anche offrendo INFORMAZIONE e ORIENTAMENTO ai nuovi iscritti sulla disoccupazione che li attende!
Non iscrivetevi a Psicologia perché sarete futuri disoccupati, e per di più metterete in ulteriore agonia i già tanti psicologi iscritti!!
Ed invece sul sito dell’Ordine Nazionale si trovano due righe di sfuggita che neppure entrano nel merito. E nei siti web degli Ordini Regionali? Andiamo a vedere alcuni dei principali:
- Ordine Lazio: NIENTE DI NIENTE… parlano di sPEC…
- Ordine Lombardia: NIENTE DI NIENTE… parlano del Pellicano…
- Ordine Veneto: NIENTE DI NIENTE…parlano di incontri culturali e bizze interne
Da non crederci! Il PRESIDENTE lancia macigni sul futuro della professione e NESSUNO riprende la questione. NESSUNO si attiva per informare i futuri studenti. NESSUNO fa nulla per provare a limitare i danni di questo scempio annunciato!
Mi chiedo COSA SI STIA FACENDO DI CONCRETO!
Non basta mandare la letterina al ministro per lavarsene le mani, per salvarsi la faccia, per assolvere al proprio compitino istituzionale! Non siamo all’asilo, quando si inviavano le letterine, o quando l’età ci permetteva di non assumersi responsabilità alcuna!
Se delle persone si candidano a rappresentare una comunità professionale, devono avere poi anche gli attributi per assolvere alle proprie responsabilitàù di ruolo!
Al Presidente del Nazionale chiedo di attivarsi per dare risalto dentro e fuori dalla nostra categoria di questa sciagura annunciata! NON MI BASTA UNA LETTERINA inviata di nascosto ed accennata in 3 righe sul sito web
Ai Presidenti dei Regionali chiedo di attivarsi e coordinarsi con le Università per offrire una informazione trasparente e circostanziata agli studenti!
C’è un indotto importante che potrebbe avere interessi affinché tutto rimanga fermo, immobile, nascosto.
Le Università (ovvero i corsi di laurea, ovvero le cattedre, ovvero i ruoli di docente) ricevono finanziamenti in base al numero di iscritti.
Le Scuole di Psicoterapia (340 che sfornano circa 3/4000 psicoterapeuti all’anno) fruiscono di questa fiumare di giovani psicologi laureati, impreparati e disoccupati.
Ci sono rappresentanti che pensano di potersi lavare le mani e salvarsi la faccia con una letterina?
Ed inoltre, nella sostanza si sta dichiarando che “LA PSICOLOGIA E’ AL COLLASSO” e nella forma si addossa la cosa alle… lauree triennali? Quasi a dire che se invece fosse rimasto il vecchio quinquennio la Psicologia sarebbe invece professione fiorente? NON PRENDIAMOCI IN GIRO! Qui c’è una categoria professinoale in grossa difficoltà e non è certo tutta colpa delle lauree triennali, ma anche di vent’anni di gestione di Ordini ed ENPAP. E chi c’è stato SEMPRE al timone, caro Palma? Siete tutti lì, da vent’anni a gestire istituzionalmente la nostra professione, ed ora vi svegliate annunciando che c’è un fallimento, che c’è un 100% di disoccupazione e che è colpa delle lauree triennali?!? MA DAIIII!!! Incredibile…
Ci sono 70.000 psicologi che già sono in difficoltà e che presto vedranno entrare nel mercato, già saturo, altre decine di migliaia di colleghi. A questi che diciamo? Per questi cosa facciamo?
Le elezioni ordinistiche sono alle porte, Dic 2009, pensiamo di poterci salvare la faccia anche con queste 70.000 persone scrivendogli una letterina con tutte le cose belle che promettiamo di fare per la Psicologia e gli Psicologi?
Fatti non pippe! Trovo spiacevole e grottesco giocare con gli investimenti, i sogni ed i sacrifici di migliaia di già psicologi e di futuri studenti.
Spero con tutto il cuore che le nostre istituzioni vogliano accogliere queste righe come uno stimolo forte e scomposto, ma costruttivo e positivo. Spero vogliamo lavorare per la Psicologia e gli psicologi.
Good night & good luck
Nicola Piccinini
Profilo su Facebook: http://www.facebook.com/piccinini.nicola
Gruppo “Psicologi Informati”:
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