Il D.L. 43 del 2013 (convertito nella Legge 71/2013) ha stabilito l’aumento del valore della marca da bollo da apporre sulle fatture nei casi previsti per legge e a partire dal 26 giugno 2013 l’importo è quindi passato da 1,81 Euro a 2,00 Euro. Tale aumento è stato effettuato, forse non tutti lo sanno, anche per finanziare i costi di ricostruzione in seguito alle calamità naturali che hanno colpito l’Italia, in particolare l’Abruzzo.
Poiché alcuni commercialisti hanno inviato comunicazione che dal 2016 sarebbero previste nuove disposizioni riguardanti l’applicazione dell’imposta di bollo in fattura, questa mi sembra la giusta occasione per riassumere gli obblighi a carico dei professionisti interessati da questa normativa.
Quando deve essere apposta la mdb? La mdb è obbligatoria su tutte le fatture/ricevute/parcelle cartacee esenti IVA che hanno un importo superiore ai 77,47 Euro (le vecchie 150.000 Lire). Ad esempio, deve essere applicata su tutte le fatture emesse dai professionisti che rientrano nei regimi minimi e limitatamente alle fatture che si riferiscono a prestazioni fuori campo IVA, come quelle sanitarie, per i professionisti con regime fiscale ordinario, sempre che l’importo degli stessi documenti superi la cifra sopra indicata.
L’imposta di bollo deve essere assolta anche per le fatture elettroniche emesse verso le PA, qualora riguardino prestazioni esenti IVA di importo superiore ai 77,47 Euro, ma in modo virtuale, effettuando il versamento dell’importo totale annuale con il modello F24. Il bollo virtuale delle fatture elettroniche deve essere pagato in modo cumulativo attraverso il modello F24 entro 120 giorni dalla chiusura di esercizio, cioè entro aprile dell’anno successivo a quello di riferimento (es.entro il 30 aprile 2016 per l’anno 2015), come stabilito dal DM del 17 giugno 2014 – art.6 comma 2.
Lo stesso DM stabilisce, sempre all’art.6 comma 2: “Le fatture elettroniche per le quali è obbligatorio l’assolvimento dell’imposta di bollo devono riportare specifica annotazione di assolvimento dell’imposta ai sensi del presente decreto”
Dove deve essere applicata la mdb, nelle fatture cartacee? La mdb deve essere applicata sull’originale della fattura, che viene consegnata al paziente/cliente, previo suo annullamento. L’annullamento può essere effettuato sbarrando il contrassegno adesivo, apponendoci un timbro o la data di emissione della fattura.
La copia del documento che rimane al professionista deve avere la seguente dicitura: “Imposta di bollo assolta sull’originale”. La dicitura può essere scritta manualmente oppure può essere utilizzato un timbro allo scopo.
A partire da gennaio 2016, secondo quanto indicato da alcuni consulenti fiscali, la copia della fattura che viene tenuta e archiviata dal professionista dovrà contenere anche il numero identificativo della marca da bollo apposta sull’originale. La dicitura completa da inserire sulla copia della fattura, secondo questa interpretazione, sarebbe dunque la seguente:
“Imposta di bollo assolta sull’originale. ID…………….”
Non mi è stato possibile, però, reperire alcuna specifica di legge o circolare a proposito dell’obbligo di inserimento dell’ID e un’interrogazione diretta all’Agenzia delle Entrate ha avuto una risposta negativa in merito: “sulla copia della fattura che conserva il professionista non è obbligatorio esporre l’identificativo della marca da bollo apposta sull’esemplare consegnato al cliente”. In sostanza, è sufficiente inserire sui documenti fiscali solo la prima parte della dicitura qui sopra riportata. Il fatto che l’indicazione dell’ID non sia un obbligo, non preclude però la possibilità di inserire questa informazione aggiuntiva qualora si desideri, per scrupolo, farlo, essendo le omissioni e non le ridondanze ad essere eventualmente sanzionabili.
Fatture digitali: Nel caso il professionista invii la fattura al cliente/paziente a mezzo e-mail e non gli fornisca, dunque, copia originale cartacea, può applicare la mdb sulla sua copia e inviare al destinatario una scansione del documento con la dicitura: “marca da bollo apposta in originale sulla copia del fornitore”. È possibile, in alternativa, qualora questo tipo di invio sia abituale e non “eccezionale”, chiedere autorizzazione all’Agenzia delle Entrate per poter assolvere all’imposta di bollo in modo virtuale.
Le copie conformi delle fatture necessitano di mdb? Se il cliente/paziente richiede una copia conforme della fattura (ad esempio perché ha smarrito l’originale) e tale fattura era esente IVA e di importo superiore ai 77,47 Euro e quindi prevedeva l’applicazione dell’imposta di bollo, è necessario che la mdb venga nuovamente applicata.
Chi deve mettere la mdb sulla fattura? L’emittente o il destinatario? L’obbligo di apporre la mdb sulla fattura è a carico dell’emittente, quindi del professionista. Il contrassegno adesivo può avere data antecedente o corrispondente alla data di emissione della fattura, ma non successiva, altrimenti il documento è irregolare e dunque passibile di sanzioni amministrative.
Chi paga il costo della mdb? Il costo della mdb può essere pagato dal professionista, oppure inserito in fattura e addebitato al cliente/paziente in aggiunta alla prestazione professionale.
Il costo della mdb è detraibile? I 2,00 Euro aggiuntivi pagati dal cliente/paziente sono detraibili, essendo considerati un costo accessorio della prestazione professionale. Il professionista può inserire la spesa per l’acquisto delle mdb nella sua contabilità, è sufficiente che richieda al tabaccaio presso il quale acquista i contrassegni adesivi una ricevuta dell’acquisto. È possibile preparare un modulo di ricevuta pre-compilato e richiedere all’esercente di apporvi il suo timbro e firma. Tale modulo deve contenere la ragione sociale del professionista, la P.IVA, la data di acquisto delle mdb, il numero di mdb acquistate, l’importo cad. e il totale.
Cosa succede se l’imposta di bollo non viene assolta? Se il destinatario della fattura cartacea riceve il documento senza l’applicazione della mdb (contrassegno adesivo che deve essere attaccato, come abbiamo detto, all’originale della fattura a lui consegnata) ha tempo 15 giorni per presentarlo all’Agenzia delle Entrate e pagare l’imposta. Chi emette il documento omettendo l’applicazione del contrassegno adesivo oppure non effettua il pagamento cumulativo con il modello F24 nel caso di fatturazione elettronica, invece, è passibile di sanzione, che va da due volte a cinque volte l’importo dovuto, più il pagamento della mdb omessa.
La stessa sanzione amministrativa verrà applicata qualora la mdb venga inserita in fattura in modo irregolare, cioè con data successiva alla data di emissione della stessa.
Ma che succede ora? si deve copiare il codice o si può fare una fotocopia? Questo sistema innesca altri costi, software con prelevo marca virtuale, pc programmi ecc. In un momento dove contenere i costi è tutto!
É sufficiente inserire sulla copia per il professionista, con un timbro o a mano, la dicitura: “Imposta di bollo assolta sull’originale ID…” e copiare il n.identificativo della mdb. Per le fatture elettroniche copio qui quanto scritto su un sito che si occupa di queste questioni fiscali: “la disciplina di cui agli artt. 15 e 15-bis del DPR 642/72, non trova applicazione nelle diverse ipotesi regolamentate dal decreto ministeriale 17 giugno 2014 in tema di assolvimento dell’imposta di bollo sui documenti informatici. Infatti, per le fattispecie regolamentate dal citato decreto ministeriale, l’assolvimento dell’imposta di bollo non richiede la preventiva autorizzazione né gli altri adempimenti previsti dagli articoli 15 e 15-bis del DPR n. 642; il versamento dell’imposta è effettuato telematicamente utilizzando il modello F24 in un’unica soluzione entro 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio”. Non ci sono dei costi aggiuntivi per il professionista né la necessitá di acquisto di software, dunque, per assolvere le imposte di bollo.
E’ sufficiente fare una fotocopia della fattura con la marca oppure dobbiamo ricopiare necessariamente l’ID a mano?
Grazie
Ciao Maria, le disposizioni indicano di inserire sulla copia x il professionista la dicitura: “Imposta di bollo assolta sull’originale. ID…………….”. Se usi le ricevute sanitarie autodecalcanti credo sia necessario inserirla a mano, a meno che tu voglia allegare anche la fotocopia della fattura per il cliente solo x il n.id (la dicitura “assolta” va messa). In ogni caso consiglio per qualsiasi ipotesi di variante chiedere consiglio al tuo commercialista.
Articolo utilissimo grazie!
Marcella
Non riesco a trovare nessun riferimento normativo relativo alla necessità di inserire il numero ID della marca da bollo. Potreste indicarmelo. grazie
Ciao Silvio,
non mi è stato possibile, neanche in fase di redazione dell’articolo, reperire una norma specifica che riportasse la necessità di inserire in fattura il numero ID, ma tale indicazione è data come obbligo a partire dal 2016 in tutte le comunicazioni a carattere fiscale date dai commercialisti e dalle riviste online di settore.
Dato che non è necessario inserire in fattura anche i riferimenti normativi, ma solo la dicitura completa citata nell’articolo, l’informazione non risulta comunque essenziale per la corretta emissione delle fatture esenti IVA.
Nel caso riesca a reperire delle informazioni aggiuntive, in ogni caso, vi farò certamente avere degli aggiornamenti.
sapete se una marca cambiale del 2010 si può apporre su una cambiale 2016? mi serve per integrare un bollo insufficiente..Ringrazio chi vorrà darmi una risposta.
Ciao Laura,
grazie per la risposta.
Io direi che, se non c’è norma, non c’è neanche obbligo.
È probabile si tratti di una circolare dellAdE. Quindi di fatto è meglio seguirla.
L’Agenzia delle entrate nega categoricamente un provvedimento simile.
Non vi è alcun obbligo di scrivere il codice ID.
Salve, per quanto ho potuto leggere mi pare che l’obbligo di indicare in fattura l’ID della mdb riguardi solo il caso in cui la fattura venga inviata al paziente per email. In tal caso mi risulta che l’Agenzia delle Entrate, peraltro non ufficialmente, abbia indicato una specifica procedura che include l’inserimento dell’ID. Nel caso di consegna cartacea non mi pare sia cambiato nulla rispetto al passato.
Credo che se la mdb è addebitata dal professionista al cliente/paziente non può essere inserita come costo nella contabilità e, come ben detto, diventa un costo accessorio della prestazione professionale per il cliente/paziente.
Diverso se il professionista si addebita il costo della mdb (non la fa pagare) e quindi la può inserire come spesa in contabilità.
Altrimenti si avrebbe una doppia deduzione (sia da parte del cliente/paziente sia da parte del professionista).
In realtà si tratta di due cose differenti. Nel momento in cui si acquistano le marche da bollo vengono registrate come costo. Quando si addebitano vengono registrate come incasso. Se non ti scarichi il costo è come se guadagnassi 2 euro in più per ogni fattura.
Sono un consulente fiscale e non trovo traccia di un provvedimento che istituisca questo obbligo.
Non scriverei nulla su internet se non ho le fonti normative …..
Non esiste alcun obbligo di questo tipo, nemmeno da gennaio 2016 come si sostiene nell’articolo.
L’indicazione dell’ID della marca da bollo è *opportuna* solamente nel caso in cui la fattura in PDF, priva delle caratteristiche di documento informatico rilevante ai fini fiscali, venga inviata via mail, di modo che il cliente possa verificare in modo semplice l’assolvimento dell’imposta di bollo, per la quale è solidalmente obbligato al versamento con l’emittente.
Qui c’è una guida riassuntiva: http://www.dangelos.it/come-assolvere-imposta-di-bollo-su-fatture-elettroniche-pdf-cartacee
Buonasera, è possibile inserire più sedute in una ricevuta unica? è possibile anche emettere una sola fattura per un percorso terapeutico completo? e in caso affermativo occorre specificare il numero delle sedute, e/o anche le rispettive date?
Certo che si può. Puoi fatturare come 1 ciclo di sedute o con il n.di sedute. È indifferente. La data dei colloqui non è necessaria.
Buongiorno, solo oggi in fase di preparazione delle carte per la prossima consegna del 730 riferito all’anno 2016 mi sono accorta che sulle fatture del dentista c’è scritto apposizione marca da bollo ma la marca da bollo non è stata messa. Posso provvedere oggi all’apposizione della stessa o posso consegnare la copia delle fatture senza marca da bollo?
é possibile effettuare un’unica fattura per un intero percorso, anche se i pagamenti avvengono via bonifico bancario e dunque non rappresentano un solo pagamento complessivo,ma vengono eseguiti dal cliente di incontro in incontro? grazie
Cara Laura, le fatture possono essere emesse prima del pagamento o al momento del pagamento, mai dopo. Quindi se tu fatturi ad esempio 10 colloqui e poi il paziente te li paga di volta in volta con bonifico va bene, se invece lui ti paga di volta in volta e fatturi alla fine no.
Ti suggerisco, però, per le questioni fiscali di qualunque tipo, di rivolgerti al tuo commercialista, al tuo Ordine o all’ENPAP. Infatti, io non sono una consulente fiscale e gli articoli informativi sono su argomenti specifici, non posso pertanto dare delle risposte su qualunque argomento e neanche posso prendermi questa responsabilità. Di sicuro al tuo Ordine regionale troverai un consulente fiscale, o puoi rivolgerti al tuo personale (dato che lo paghi per questo). Buon lavoro!