Nella passata consigliatura dell’Ordine Lombardia (OPL) è stato avviato un sistema di accreditamento in base al quale:
- una struttura formativa può accreditare i suoi percorsi formativi, secondo alcuni criteri stabiliti dall’OPL;
- uno psicologo può iscriversi in “elenchi di esperti” seguendo i percorsi formativi accreditati dall’Ordine e dimostrando di possedere determinati altri requisiti
L’OPL ha quindi stabilito circa 25 “aree psicologiche di riferimento” in cui farsi riconoscere il corso e/o in cui divenire esperti: psicologia dello sport, neurologia, psicologia scolastica, ecc…
In questo articolo ci focalizzeremo sull’area counseling psicologico
Se andiamo sul sito dell’OPL, troveremo l’elenco [visita] di alcuni percorsi formativi accreditati nell’area psicologica di riferimento del “counseling psicologico”. Prendiamoci adesso la briga di visitarne due a caso:
Counseling Sistemico e Costruzionista della Cooperativa Sociale Viamuratori (http://www.viamuratori.it/scuola_di_counselling.htm). Se diamo un’occhiata ai destinatari troviamo “chi intende intraprendere una professione in campo sociale” Unico requisito: almeno un diploma universitario triennale. Praticamente tutti!
Stando agli obiettivi didattici che parlano anche di “interventi sulla famiglia”, significa che – in potenza – possono uscire ventenni che pensano di potersi prendere in carico un sistema familiare.
Master in counseling clinico e di comunità del Centro Studi Panta Rei (http://www.pantarei2000.it/attivita/counselling05.html). Vediamo a chi è rivolto: “Psicologi, psicoterapeuti, laureati in psicologia; scienze dell’educazione e della formazione, sociologia, filosofia, ecc.” Praticamente tutti!
Purtroppo la situazione è pressoché la medesima anche nelle altre proposte segnalate. A questo punto, tuttavia, qualcosa non torna.
Se inseriamo i percorsi in un’area psicologica di riferimento denominata counseling psicologico, mi aspetto di trovare proposte riservate a psicologi, così come previsto dall’Art.1 della 56/89. Se poi è un Ordine Regionale, formalmente deputato alla tutela della professione di psicologo, a pubblicare ciò, le mie perplessità aumentano ulteriormente.
Per curiosità, vado allora a scaricare il modulo di accreditamento [download] attraverso cui le strutture possono richiedere all’OPL di accreditare un loro percorso formativo. Lo leggo ed in particolare mi colpisce una piccola postilla in chiusura:
“Per i corsi accreditati in “Counseling” e in “mediazione in ambito famigliare/culturale” il corso verrà accreditato se il 50% dei posti disponibili sarà riservato a Psicologi; in questo caso il titolo di esperto d’area verrà riconosciuto solo agli allievi Psicologi)”
Perché sul sito web si scrive “Counseling psicologico” mentre nel modulo di richiesta solo “Counseling”?!?
La stessa APA (American Psychological Association) esorta energicamente autori, professionisti ed istituzioni ad utilizzare la sempre ed in modo adeguato la parola “Psicologia”, “Psicologico” e “Psicologo” per evitare appunto che la nostra professione venga indiscriminatamente accomunata a quei servizi di ignota efficacia e limitrofi alla Psicologia.
Perché quindi l’OPL convive con quest’ambiguità comunicativa, interna al suo principale organo di diffusione, il sito web?
Ed ancora, che significa che “il corso verrà accreditato se il 50% dei posti disponibili sarà riservato a Psicologi”?
Anche qui l’OPL deve prendere una decisione chiara ed etica, perché:
- se nel sito web, VERAMENTE, propone corsi di counseling psicologico, allora devono poter essere seguiti SOLO da psicologi. E molti corsi segnalati scomparirebbero.
- se, invece, i corsi segnalati sono per counselor (ovvero professione non regolamentata, con tutto ciò che ne consegue), allora l’OPL ci deve chiarire il perché li promuove sulle sue pagine web.
Da ultimo, a chi conviene ed a chi nuove che rimangano queste zone d’ombra e di ambiguità?
Vi lascio con questa domanda e con la promessa che presto torneremo a parlare di questa situazione, cercando di fornire ulteriori informazioni.
Al momento, vi segnalo un articolo che scrissi lo scorso anno e che, in qualche modo, è collegato a questo: “Counseling: e se gran parte della responsabilità fosse delle Scuole di Psicoterapia?”
Come AltraPsicologia, invieremo anche una richiesta formale di spiegazioni alla nuova consigliatura OPL, insiedata quest’anno ed all’interno della quale stanno anche 3 consiglieri di AP.
Lavoriamo per l’informazione e la trasparenze e ci aspettiamo informazione e trasparenza.
Nicola Piccinini