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Pubblichiamo la lettera che l’Ordine Emilia Romagna, su inziativa della Commissione Lotta all’Abusivismo, Tutela dei confini della professione e Pubblicità, coordinata dalla Dr.ssa Chiara Santi (di AltraPsicologia), ha inviato a tutti gli istituti scolastici della regione.

Riteniamo questa semplicissima lettera un buon esempio da imitare, da parte di tutti gli altri Ordini Regionali, affinché si comincino a tutelare gli interessi della nostra categoria e dei numerosi colleghi che lavorano in questo ambito.

Cogliamo anche l’occasione per ricordare che AltraPsicologia ha istituito un gruppo di studio, formato da circa 30 colleghi di tutta Italia che hanno aderito ad un nostro invito pubblico, finalizzato alla stesura e alla presentazione di una Proposta di Legge sulla Psicologia Scolastica. Tale gruppo sta terminando i suoi lavori e presto avrete notizie in proposito.

Redazione

Ordine Degli Psicologi

della Regione Emilia-Romagna

Strada Maggiore, 24 – 40125 Bologna – Telefono 051/263788 – Fax 051/235363

e-mail info@ordpsicologier.it – Sito web – www.ordpsicologier.it

Codice Fiscale 92032490374

Bologna, 4 settembre 2007

Prot. n. 1811

Ai Dirigenti Scolastici

Delle Scuole Secondarie

Di primo e secondo grado

Della Regione Emilia Romagna

Oggetto: Attività psicologiche nelle scuole secondarie di primo e secondo grado

Gent.ma/Egregio Dirigente Scolastica/o,

Le scriviamo per informarLa che stiamo contattando tutte le Scuole secondarie di primo e secondo grado della nostra regione in seguito a numerose segnalazioni, pervenuteci dai nostri Iscritti, che ci informano della presenza, in diverse Scuole, di sportelli di ascolto psicologico condotti da operatori non abilitati all’esercizio della Professione di Psicologo.

La presente comunicazione, pertanto, ha uno scopo essenzialmente informativo a tutela Vostra e dei Vostri studenti; si propone, inoltre come richiesta di collaborazione per aiutarci a prevenire fenomeni di esercizio abusivo della professione (ex art. 348 Codice Penale), rischiosi e potenzialmente dannosi per gli utenti finali, considerato il delicatissimo settore nel quale si agisce, cioè quello della salute psichica.

Ricordiamo che negli ultimi anni gli “sportelli di ascolto”, così come numerose altre attività a carattere psicologico all’interno delle Scuole, si sono andati progressivamente organizzando e diffondendo sulla base di una domanda crescente da parte dei docenti, nonché di oggettivi bisogni espressi dalle varie componenti del mondo scolastico. In molti Istituti si realizzano, oggi, interventi psicologici il cui scopo è quello di fornire un aiuto attraverso Sportelli per gli studenti e/o colloqui individuali con gli studenti, incontri con le classi, attività di orientamento, attività rivolte agli insegnanti e/o ai genitori. Tutto ciò nell’ottica di un complessivo lavoro volto a promuovere il benessere globale di tutti i soggetti costituenti il “sistema Scuola”.

I contenuti delle principali attività psicologiche nelle Scuole possono includere diverse aree di intervento:

· Consulenza psicologica

· Educazione socio-affettiva

· Sviluppo dell’autonomia nei processi di scelta e di strategie di autoefficacia

· Interventi psicologici nei confronti della “diversità”

· Facilitazione dei processi di apprendimento e strategie di motivazione per il successo scolastico

· Difficoltà scolastiche

· Orientamento e ri-orientamento

· Prevenzione e gestione dell’ansia

· Educazione alimentare, stradale, alla salute ecc.

· Prevenzione e azione rispetto ad aggressività e bullismo

· Disagi affettivo-relazionali

· Integrazione culturale scolastica

· Dispersione scolastica

Non sempre, tuttavia, per tali servizi vengono utilizzati Psicologi iscritti al relativo Albo professionale.   Ricordiamo che la Legge 56/89 riserva tutte le attività che si riferiscono all’”uso di strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico” agli Psicologi abilitati alla professione. Per correttezza e precisione, specifichiamo che intendesi con Psicologo chi ha conseguito la Laurea Magistrale quinquennale, ha superato il relativo Esame di Stato e si è successivamente iscritto alla sezione A dell’Albo, diversamente da chi è iscritto nella sezione B che, in seguito a un percorso triennale di studi e successivo esame di abilitazione, ha ottenuto il titolo di Dottore in tecniche psicologiche, ma non quello di Psicologo (raggiungibile solo con un ulteriore biennio formativo universitario).

Ora, per quanto alcune delle attività sopra menzionate possano non essere strettamente psicologiche, è altrettanto certo, e normativamente statuito, che tutte le attività a stampo chiaramente psicologico non possono essere svolte da soggetti non iscritti al sopra citato albo nella sezione A; in difetto ricorrerà l’ipotesi prevista dall’art. 348 c.p.(“Abusivo esercizio di una professione”), anche eventualmente estensibile, a titolo di concorso, a chi quelle mansioni abbia affidato all’abusivo.

E’ altresì il caso di sottolineare che, ai sensi di legge, il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio (e quindi, per esempio, il preside della scuola, nonché quasi tutti gli insegnanti) che venga a conoscenza di situazioni di abusivismo, è obbligato a denunziarle all’autorità giudiziaria, in difetto potendo incorrere nelle pene previste dall’art. 361 c.p. (“Omessa denuncia di reato da parte del pubblico ufficiale”) ovvero dall’art. 362 c.p. (“Omessa denuncia di reato da parte di un incaricato di pubblico servizio”).

Questo Ordine Regionale degli Psicologi, a cui per legge compete di vigilare per l’osservanza delle disposizioni normative inerenti tale Professione, è a Vostra completa disposizione per qualunque tipo di quesito o chiarimento in merito.

Certi, pertanto, sia dell’osservanza da parte del Vostro Istituto di tutta la normativa al riguardo presente nel nostro Paese, sia della reciproca collaborazione relativamente alle segnalazioni o alla richieste che vorrete farci pervenire al riguardo, Vi porgiamo il nostro più cordiale saluto.

La Presidentessa

dell’Ordine degli Psicologi dell’Emilia Romagna

(Dott.ssa Manuela Colombari)