Il 10 Ottobre 2016 si è svolta la prima Giornata Nazionale della Psicologia, proposta dalla Commissione Promozione della Professione e Patrocini, il cui compito è anche quello di individuare e proporre al Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, attività di promozione della professione psicologica.
Questo importante progetto dal tema “Persone e relazioni”, ideato ed organizzato dal CNOP e reso possibile grazie alla collaborazione dei vari Ordini Regionali, è nato con l’idea di favorire un dialogo diretto tra psicologi e cittadini, sensibilizzare maggiormente la collettività su tematiche psicologiche e far uscire gli psicologi dagli studi per avvicinarsi alle persone, attraverso una corretta informazione sui temi sensibili quali la promozione della persona, delle relazioni umane, della convivenza, la lotta alle diverse forme di disagio e fragilità, il benessere dei singoli e delle organizzazioni.
Sono stati organizzati altri eventi su tutto il territorio nazionale, tra cui seminari, incontri informativi, laboratori, convegni, nei quali hanno partecipato i colleghi iscritti a ciascun Ordine di appartenenza.
Il nostro Ordine cosa ha proposto?
A Bolzano è stato organizzato un evento sotto un Gazebo, in una piazza del centro città, così strutturato: alle 10 circa i saluti delle autorità e la cerimonia di apertura; poi dalle ore 11.00 alle 16.00 il “piatto forte” con niente di meno che la conduzione di tavoli su diversi aspetti della nostra disciplina che, nelle previsioni, erano aperti ai cittadini per dare la possibilità di avvicinarsi e confrontarsi con gli psicologi.
L’idea vi sembra carina? De gustibus …. salvo che … non sono previsti gli psicologi. Mancano nel progetto gli iscritti: esclusi dall’evento che invece avrebbe dovuto coinvolgerli appieno.
Ai tavoli (e alle “sedie”) c’erano attaccati quasi tutti i consiglieri dell’Ordine degli Psicologi di Bolzano.
È chiara la confusione: I consiglieri rappresentano la professione ( e su questo non c’è dubbio), ma si propongono come esperti disciplinari. (Lo sono davvero? Tutti? Non ci sono altri psicologi iscritti “più” esperti nelle discipline proposte?) E quindi? Appunto, una confusione.
E dove sono gli psicologi nella prima giornata nazionale della psicologia?
Sono stati semplicemente invitati ad assistere all’evento tramite l’invio di e-mail, ma nulla di più.
Ma davvero l’idea era: i consiglieri seduti, gli psicologi in piedi?.
Quali Persone? Quali relazioni? Quale Psicologia?
Essere presenti all’evento in quale veste? Come? Da spettatori?
A ben vedere il ruolo previsto era quello di comparse.
Un capolavoro “organizzativo”: la giornata organizzata per portare gli psicologi in contatto con la cittadinanza, trasformata in evento con iscritti e consiglieri dell’Ordine!
Alcuni di noi che sperano ancora in qualche buona riuscita tra le iniziative progettate e realizzate autonomamente dal Consiglio hanno visitato il Gazebo in piazza, perché come iscritti siamo attivi e partecipativi rispetto alla nostra professione, ma, arrivati sul posto, abbiamo scoperto che, chi si avvicinava alle persone per cercare un contatto, non erano nemmeno gli stessi consiglieri ma un clown, il quale distribuiva volantini sui 10 pregiudizi sullo psicologo.
Sorpresa e sgomento: qualche passaggio ci è sfuggito? Abbiamo sbagliato piazza? No e allora perché un clown? Di cosa stiamo parlando? Qual è la visione della Psicologia che il nostro Ordine propone alla comunità?
Nulla contro i clown ovviamente, che in contesti specifici ha tutta la sua efficacia e professionalità, ma come psicologi non ci sentiamo rappresentati in ciò che è sembrato un insulto alla professione di cui si poteva e doveva fare a meno.
E poi: promuovere la psicologia pubblicizzando i 10 pregiudizi sullo psicologo? Non è difficile cogliere l’effetto boomerang. Ma allora?
Si sa, non tutti i buchi si trovano una ciambella intorno.
Si perché di cittadini se ne sono visti ben pochi e, date le circostanze avverse, anche di psicologi. Così senza ciambella è restato solo il buco!
Come Altrapsicologia, in Consiglio, avevamo esposto per tempo le forti perplessità circa l’idea progettuale, ma non è servito ed ecco, il disastro è in tavola anzi, ai tavoli.
Ma non basta. Oltre il danno la beffa
A quanto ammonta il danno d’immagine ? Qual è il costo sostenuto per questo evento?
Noi iscritti, non considerati nella partecipazione dell’evento, lesi nell’immagine della categoria, chiediamo e speriamo che chi deve tragga le conseguenze, sui differenti piani, perché questo non è semplicemente un “increscioso errore”.
Redazione Altrapsicologia Bolzano