Prima di Natale abbiamo tutti visto sul sito OPL la foto dell’attuale Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia accanto a Roberto Maroni in visita presso la sede di Corso Buenos Aires. I sorrisi si sprecano. Le strette di mano non saranno mancate. Del resto, ottima strategia l’interlocuzione con le Istituzioni. Pregevole da parte del Dott. Bettiga aver riavviato relazioni per riportare l’attenzione sulla psicologia in Regione, per far sentire la voce di noi professionisti che possiamo sicuramente dare un contributo rilevante alla comunità.
IL CASO
Succede però che, appena inizia il 2015, lo stesso Governatore Maroni appoggi pubblicamente un Convegno dal titolo decisamente sconveniente “Difendere la famiglia per difendere la comunità” che si terrà sabato 17 gennaio 2015 a Milano. Per difendere la famiglia, gli organizzatori che promuovono questo singolare Convegno sostengono che l’omosessualità sia una malattia da curare e che di conseguenza si debbano ‘riparare’ gli omosessuali.
E intanto il 5 gennaio arriva la prima Newsletter OPL ai suoi iscritti dove la notizia più rilevante ha come titolo “Votalo: ancora pochi giorni per votare il tuo logo preferito!” (il nuovo logo dell’ente). Non si accenna minimamente ad una presa di posizione sul Convegno che intanto ha richiamato una forte attenzione di TG regionale, stampa e social network.
LA NOSTRA POSIZIONE
La nostra posizione come Altrapsicologia è chiara e unitaria: le persone gay non si curano perché non sono malate! Vi sembra inutile ribadirlo nel 2015? A noi sicuramente sì, ma a quanto pare purtroppo ci sono persone che al di là di ciò che afferma la comunità scientifica, continuano a diffondere informazioni che non hanno nessuna fondatezza, e fatto ancor più grave, il Presidente di una Regione rappresentativa come la Lombardia avalla il Convegno. Ciliegina sulla torta: ecco apparire il logo di EXPO sulla locandina che pubblicizza il Convegno.
E l’Ordine che fa? TACE. Dà priorità ad altro: il concorso sul nuovo logo dell’ente. Vogliamo qui ricordare che nel 2010 invece, l’Ordine Psicologi della Lombardia presieduto da ALTRAPSICOLOGIA si era espresso con ineluttabile chiarezza, segnalando che – in accordo con la comunità scientifica mondiale – l’omosessualità è una variante naturale dell’orientamento sessuale. Qualunque corrente psicoterapeutica mirata a condizionare i propri clienti verso l’eterosessualità o verso l’omosessualità è contraria alla deontologia professionale ed al rispetto dei diritti dei propri pazienti.
Chiediamo che l’attuale Presidente dell’Ordine degli Psicologi Bettiga dichiari – anche se ormai in palese ritardo – il suo parere in merito al tema dell’omosessualità. Ovvero: quale posizione ha l’attuale maggioranza OPL su questo importante tema che ci tocca anche come professionisti al servizio della società? Noi come Altrapsicologia Lombardia non mancheremo di essere presenti alle manifestazioni spontanee già organizzate perché vogliamo dire sì ad una psicologia a favore dei diritti di tutti, nessuno escluso.
ALTRAPSICOLOGIA Lombardia, appoggia la petizione lanciata all’attuale Ordine degli Psicologi della Lombardia. Firmala anche tu!
Massimiliano Massaro
Erica Volpi
Il 27/11/2014 Il Centro Milanese di Psicoanalisi ha organizzato un bellissimo convegno su genitorialità e
coppie omoparentali.
Sarebbe il caso di fare riferimento a quello.
Emerge chiaramente che l’omosessualità non è una malattia.
Errata corrige Il Convegno al quale ho fatto riferimento è avvenuto il 29 novembre 2014.
Scusate, ma la fretta mi ha tratto in inganno.
L’omosessualità non è una malattia da curare. Suggerisco una lettura interessante. Anche se datato, il testo è sempre attuale. ” A qualcuno piace uguale” di Simona Argentieri.
Lo suggerisco a tutti gli omofobi.