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Cari colleghi, come consiglieri e rappresentanti dell’Associazione Altrapsicologia, in piena serenità e con l’unico intento di indicare la direzione che riteniamo adatta per l’Ordine Psicologi Veneto e per i sui iscritti,

letti

  1. il bilancio previsionale
  2. la relazione programmatica del presidente
  3. la relazione del tesoriere
  4. la relazione del revisore dei conti
  5. la consultazione avvenuta all’interno della nostra associazione

rileviamo quanto segue:

BILANCIO DI PREVISIONE

  1. nel capitolo “Emolumenti per gli organi dell’Ente” è presente una riduzione rispetto al previsionale 2011 di 100.000 euro (il capitolo è stato portato a 180.000 euro).
    Analizzato il consuntivo 2010, da cui risulta una spesa effettiva di 177.000 euro, rileviamo un margine di sicurezza piuttosto esiguo.
    Considerato che l’attività istituzionale nel 2011 è stata caratterizzata da un percepito rallentamento nei lavori (ad esempio nel numero di punti affrontati nei consigli, in periodi di intensificazione del numero delle riunioni), auspichiamo che la consapevolezza di un limite di spesa di 180.000 euro per gli organi consiliari, che approviamo, si traduca anche in una maggiore efficenza di funzionamento.
  2. nello stesso capitolo non vi è distinzione fra le due diverse voci che lo compongono: le indennità fisse per le cariche istituzionali e le medaglie di presenza.
  3. Riteniamo importante che il bilancio risponda, oltre che ai criteri dettati dal Codice Civile, anche al dettato delle norme in materia di trasparenza delle pubbliche amministrazioni, laddove prevedono che vi sia chiara comunicazione degli emolumenti percepiti dalle persone con funzione di dirigenza (art. 21 della legge 69 del 18 giugno 2009). Tali dati dovrebbero essere addirittura pubblicati online, mentre nel nostro caso non sono nemmeno scorporati dalla voce di bilancio.
  4. Troviamo un aumento di 20.000 Euro alla voce “aggiornamento dell’albo” (da 5.000 a 25.000). Chiediamo la ragione di questo aumento e il motivo per cui il consiglio non è al corrente di progetti relativi a questo capitolo.
  5. Troviamo un aumento di 55.000 Euro alla voce “Spese per la fornitura di beni e servizi agli iscritti”, con un aumento a 180.000 euro del capitolo. Considerando che la spesa effettiva da consuntivo 2010 è stata di circa 103.000 euro, chiediamo la ragione per cui la previsione è stata aumentata.
    Notiamo che la variazione di 55.000 Euro è curiosamente vicina alle minori entrate dovute alla riduzione della tassa di iscrizione, e che la relazione programmatica del presidente colloca tale riduzione in un paragrafo intitolato “Servizi ed agevolazioni agli iscritti”. Se l’intento è stato di far gravare la minore entrata su un capitolo denominato “servizi agli iscritti” che non aveva necessità di essere aumentato, crediamo si sia compiuto una sorta di maquillage per cui una minore entrata di traduce magicamente in un aumento dei servizi. Se l’intento è di aumentare sensibilmente i servizi agli iscritti, chiediamo la ragione per cui il consiglio non è al corrente del dettaglio dei progetti relativi a questo capitolo. Crediamo sia importante essere chiari con noi stessi e con gli iscritti: se il consiglio ha deciso di ridurre le quote di iscrizione, la riduzione di entrate non può trasformarsi in aumento dei servizi, perché una perdita non può trasformarsi in un guadagno.
  6. Troviamo un aumento di 20.000 euro alla voce “Spese per la rivista regionale e altre pubblicazioni”. Dato che finora è stato pubblicato un solo numero del Bollettino dall’inizio della consiliatura, dati i ritmi e le condizioni con cui si produce (vi sono impegnati, sostanzialmente a titolo gratuito e senza formali incarichi, pochissimi consiglieri, fra cui i sottoscritti, e come risorse esterne i signori Alberto Pertile e Lionello Borean), personalmente non vediamo all’orizzonte molte nuove edizioni. Chiediamo dunque la ragione di questo aumento, se vi siano altri progetti editoriali, ed eventualmente il motivo per cui il consiglio non ne è al corrente.
  7. Permane la voce “Spese per servizi amministrativi ed interinale”. Chiediamo cosa comprenda questa spesa, e il motivo per cui è stata conservata la parola “interinale”, dal momento che è stato scelto di non rinnovare il contratto in essere nel corso del 2011.
  8. Rileviamo un aumento delle spese per le “attività proposte da commissioni istituzionali e gruppi di lavoro” di 10.000 euro (da 30 a 40.000). Dato che il consuntivo 2010 riporta una spesa effettiva di 10.000 Euro, chiediamo la ragione di questo aumento, se vi siano progetti in merito, ed eventualmente il motivo per cui il consiglio non ne è al corrente.
  9. Ritroviamo la voce relativa ad “Altri servizi professionali”. In tale voce finora erano collocati il costo per l’Ufficio Stampa e per la consulenza grafica-comunicativa. Dal momento che tali servizi sono entrati a far parte delle attività di questo ente in modo utile e strutturato (prova ne è il largo uso che il consiglio e le cariche hanno fatto dell’Ufficio Stampa), e che i risultati sono stati presentati e positivamente accolti in consiglio, chiediamo il motivo per cui non si possa formulare una voce apposita, o farli ricadere in capitoli già esistenti (ad esempio, “spese per iniziative e campagne pubblicitarie”), così da sancirne il valore. Questo, anche in ottemperanza con l’insieme di normative che impongono alle pubbliche amministrazioni di impostare attività di comunicazione sociale della propria attività (i riferimenti sono molti, siamo a disposizione dei consiglieri per fornire una rassegna normativa che abbiamo raccolto).

RELAZIONE DEL REVISORE DEI CONTI

Il revisore dei conti così si esprime:

Continua l’erosione delle disponibilità finanziarie iniziali e ciò è evidente anche dal risultato negativo del conto economico preventivo e dal quadro riassuntivo della gestione finanziaria dove esplicitamente si evidenzia che “il differenziale negativo” è fronteggiato dal fondo cassa iniziale.
Si rileva che
anche negli scorsi esercizi vi era una analoga situazione perciò si raccomanda un contenimento della spesa corrente e dei costi in un ottica di equilibrio economico e mantenimento delle risorse finanziarie correnti perseguendo quindi perlomeno un equilibrio che consenta di non erodere risorse finanziarie craete negli esercizi precedenti.”

Richiama inoltre in ben due punti alla coerenza con il programma di mandato:

  1. “il Consiglio potrà, sin dall’inizio, provvedere alle variazioni di bilancio opportune al fine di finalizzarla (la spesa, ndr) al servizio agli iscritti e quindi adeguare il documento contabile al programma di mandato approvato.”
  2. “Esprime le seguenti raccomandazioni: (…) che nelle procedure di spesa vi sia contenimento oltre che la massima attenzione e coerenza a quanto previsto nel programma di mandato”.

Come consiglieri, riteniamo che la normale gestione dell’ente debba essere programmata fin dall’inizio dell’anno, con il previsionale e nel rispetto del programma di mandato, e che il ricorso a variazioni di bilancio debba attenere alla straordinarietà degli eventi che possono occorrere.

Solo con una progettazione adeguata si potrà impostare il 2012 secondo le direttrici programmatiche per cui ci si è impegnati con i colleghi in sede di elezioni.

Il patto con i colleghi che ci hanno eletti non viene meno al venir meno di equilibri interni al consiglio: tali dinamiche sono infatti connaturate agli organi consiliari, ma non possono giustificare radicali mutamenti negli impegni assunti al momento del voto, e alla nomina a carica istituzionale in senso al consiglio.

Di questo, ciascun eletto si deve far garante personalmente, perché personale è l’elezione a consigliere.

RELAZIONE PROGRAMMATICA DEL PRESIDENTE

Partiamo dal concetto appena espresso (il rispetto degli impegni assunti con i colleghi), per valutare il documento che accompagna e spiega, esplicitandole e collocandole in un quadro di programmazione e gestione, le poste economiche del bilancio previsionale.

Il bilancio definisce le poste in modo sintetico, ma è solo con la relazione programmatica che esse trovano un senso più compiuto.

La relazione programmatica è estesa da presidente, ma questo non significa che sia del presidente, cioè compilata a suo personale arbitrio.

Il presidente è invece chiamato ad interpretare un difficile compito:

  • raccogliere tutte le voci presenti in consiglio
  • riprendere il programma di mandato pattuito con gli elettori e con i consiglieri che lo hanno nominato,
  • rappresentare tutto questo in una relazione che abbia un carattere meno parziale possibile.

Sappiamo che sono tempi particolari per questo consiglio, e questo rende difficile interpretare il ruolo descritto. E tuttavia, non possiamo non notare che la scelta dell’estensore è stata di eliminare dalla relazione programmatica tutti i progetti che c’erano fin dai programmi elettorali di tutti noi. La ragione di questa decisione ci risulta oscura.

L’elenco dei progetti eliminati sarebbe lungo, ma riteniamo doveroso segnalare a tutto il consiglio che sono scomparse dalla relazione programmatica attività che sono state avviate e portate a regime, con un investimento iniziale anche notevole.

Solo per citare ciò che più da vicino conosciamo:

  1. scompare l’area della comunicazione istituzionale e dei rapporti con la stampa, che pure è attività presente in ogni istituzione di media dignità ed è prescritta per legge agli enti pubblici (fra le normative più conosciute, la L.15 del 4 marzo 2009 e il relativo D.Lgs 9 Ottobre 2009).
  2. scompare il dettaglio progettuale della funzione di Tutela, che viene richiamata come mera definizione, nonostante la presenza di un dettagliatissimo progetto incluso nella relazione 2011 e nel programma elettorale comune a molti degli attuali consiglieri.
  3. scompaiono le Officine psicologiche, che sono così esattamente denominate sia nei programmi elettorali che nella relazione programmatica dell’anno scorso.
  4. scompaiono i dettagli progettuali di molte delle attuali commissioni consiliari attive.
  5. scompaiono i dettagli progettuali dei Gruppi Di Lavoro, molti dei quali attualmente attivi.

La relazione programmatica 2012, confrontata con la relazione dell’anno precedente, è stata composta eliminando il 90% delle parole. Del rimanente, è stato copiato l’8% dalla relazione dell’anno precedente, inserito l’1% di nuovi termini copiati dai regolamenti, e aggiunto l’1% (1600 caratteri circa, spazi compresi) di contenuti originali.

Le parti escluse dalla relazione programmatica del presidente sono state selezionate fra le uniche a rispettare la forma di progetto che si richiama all’inizio come principio irrinunciabile.

DICHIARAZIONE CONCLUSIVA DI VOTO

Non riteniamo possibile esprimere voto favorevole al bilancio previsionale per come è stato formulato.

Un voto favorevole:

  1. consumerebbe un tradimento nei confronti degli iscritti che ci hanno votato;
  2. favorirebbe una riduzione del criterio progettuale, che pure è richiamato nella relazione programmatica;
  3. lascerebbe in dubbio la prosecuzione di attività che l’Ordine ha già avviato e portato a regime, con rilevante impegno di risorse in fase di avvio;
  4. metterebbe l’Ordine Psicologi Veneto in una condizione di incertezza rispetto agli orientamenti normativi in materia di tutela, comunicazione, trasparenza, servizio al cittadino.

Chiediamo con forza che si mantenga quantomeno ciò che è, i progetti in essere, e che questo avvenga impegnando per iscritto l’intero consiglio per il tramite di una relazione programmatica del presidente che sia composta grazie al contributo di tutti i consiglieri.

Chiediamo con forza di allinearsi agli impegni presi con i colleghi che ci hanno eletti, realizzando una gestione dell’Ordine che, pur nella necessaria dialettica politica, preservi uno spirito propositivo di cui la nostra professione ha estremo bisogno.

I consiglieri

Anna Galiazzo, Stefania Vecchia, Federico Zanon