image_pdfimage_print

Comitato di Lotta in Difesa della Psicoterapia

Via Santa Teresa a Chiaia 41

80121 Napoli

psicolotta@libero.it

www.psicologi.campania.it/comitato

+393397720652 – +393383261491 – +393394989890

Ultime notizie dal Comitato di Lotta in Difesa della Psicoterapia

In seguito alla mobilitazione del Comitato, dopo numerose iniziative di protesta (manifestazione presso la sede della Regione Campania, incontro con l’Assessore Regionale alla Sanità Angelo Montemarano, presidio durante il consiglio regionale in occasione dell’approvazione del bilancio, manifestazione in collaborazione dell’associazione di genitori “Tutti a scuola”) che sono state riportate dalle maggiori testate giornalistiche locali e nazionali, il 15/12/2006 l’Azienda Sanitaria NA 1 emette, nella persona della dr. Carmela De Cesare, Direttore del Dipartimento di Riabilitazione, una ulteriore circolare per modificare l’azione di selvaggia interruzione dei trattamenti di psicoterapia erogati presso i Centri di Riabilitazione temporaneamente accreditati.

Detta circolare recita: “…considerando la presenza di minori affetti da disturbi mentali, attualmente a rischio di danni alla salute a causa di una brusca interruzione delle terapie psicoterapiche, si indica la necessità di autorizzare le sole proroghe dei relativi trattamenti, dando continuità alla terapia finora erogata, previa prescrizione del Neuropsichiatria Infantile del Distretto che certifichi lo stato di gravità della patologia e la necessità di non interrompere il rapporto del minore con lo psicoterapeuta che lo assiste”.

Nonostante tali disposizioni, e così come preannunciato dalle primissime circolari regionali (visionabili sul nostro sito www.psicologi.campania.it/comitato, sezione Documenti), dal 1 gennaio 2007 sono partite le dimissioni amministrative dei trattamenti dei bambini e delle loro famiglie.

Sottolineiamo il carattere amministrativo di simili dimissioni in quanto nessun parere clinico è stato espresso a favore di tale provvedimento, né dai medici prescrittori delle AA.SS.LL. né da noi Psicologi Psicoterapeuti che abbiamo effettuato la presa in carico dei pazienti..

Nei Distretti Sanitari emerge una notevole difficoltà ad interpretare, in maniera univoca, le numerose circolari, emesse, per di più, da dirigenti diversi. Tale situazione determina una schizofrenia istituzionale riguardo la gestione delle prescrizioni e delle dimissioni: alcuni distretti interrompono amministrativamente i trattamenti, altri li prorogano ed altri ancora prorogano le psicoterapie per i bambini, ma dimettono quelle  dei genitori.

Per i nostri pazienti sostenere, oltre il loro carico di disagio, anche l’azione patologica istituzionale è veramente troppo.

La creazione di una buona relazione terapeutica è basata, di necessità, sulla continuità del rapporto con il medesimo Psicologo Psicoterapeuta e sulla stabilità dello spazio, del tempo e dei luoghi. Tale azione selvaggia di interruzione di un trattamento così riservato ed intimo non tutela il diritto alla salute dei pazienti ed il lavoro dei professionisti, generando, così, un gravissimo danno emotivo relazionale e annientando un lavoro clinico che ha richiesto, per anni, impegno, tempo, fiducia e risorse umane per costruirlo.

Nella già menzionata circolare viene riportato quanto segue: “… dal 01.01.2007, salvo ulteriori indicazioni della Direzione Aziendale in indirizzo, non saranno più possibili autorizzazioni a richieste di prestazioni di psicoterapia per nuovi pazienti in strutture destinate alla riabilitazione”.

La Psicoterapia in Campania è erogata prevalentemente nei Centri di Riabilitazione t.a. Pertanto ci chiediamo: chi proseguirà la cura dei nostri pazienti e a chi si rivolgerà la nuova utenza?

L’attuale politica regionale ha prodotto anche nelle Aziende Sanitarie Locali lavoro precario. Gli incarichi dirigenziali per Psicologi Psicoterapeuti, infatti, sono oramai prevalentemente temporanei (avvisi pubblici di otto mesi) e, quindi, rendono, pure in questo caso, le prestazioni psicoterapiche provvisorie.

Pensiamo che la Regione Campania debba assolutamente (pre)occuparsi del problema della ricollocazione delle prestazioni psicoterapeutiche erogate dal Servizio Sanitario Nazionale, come previsto dalla legge.

La Regione Campania durante questi anni non si è (pre)occupata della creazione di Unità Operative di Psicologia Clinica e di Psicoterapia nelle AA.SS.LL., nonostante le linee guida per l’integrazione socio sanitaria individuino, nei minori a rischio e nello svantaggio psico-sociale, uno degli ambiti prioritari d’intervento collegato alla valutazione, alla prevenzione, alla cura ed al trattamento del disagio.

Come si può pensare di realizzare opera di prevenzione del disagio sulla precarietà dei Servizi, delle risorse umane, dei luoghi e degli investimenti?

Come si può intervenire sul rischio psicosociale senza Psicologia e senza Psicoterapia?

Come si può attivare un’azione di trasformazione e cambiamento socio culturale senza passare attraverso l’attivazione e l’espressione del pensiero?

Come è possibile che si vadano a penalizzare le fasce deboli per risanare il bilancio delle AA.SS.LL.?

Il Comitato di Lotta in Difesa della Psicoterapia ha in programma una serie di iniziative.

E’ già attivo, presso l’Ordine degli Psicologi della Regione Campania, un Osservatorio a tutela del diritto alla salute dei cittadini campani e a difesa delle prestazioni psicoterapeutiche e psicologiche (numero di tel/fax 081-411617, e-mail segreteria@ordpsicamp.it).

Prossimamente, inoltre, sono previsti una nuova manifestazione ed un convegno.

Napoli, 20 gennaio 2007

Firma Unica

Comitato di Lotta in Difesa della Psicoterapia