di Gaetana D’Agostino e Roberta Cacioppo |
Il Natale è ormai alle porte e tutti stanno già preparando i regali.
Mentre gli psicologi di molte regioni aspettano con ansia le agende, ad altri arrivano pacchi regalo più inconsueti: un “avvertimento” di un eventuale segnalazione all’Ordine degli psicologi per presunte violazioni dell’art. 33. Originale come regalo, non credete?
I FATTI.
In questi giorni il Presidente dell’Ordine degli Psicologi del Lazio, Nicola Piccinini, ha pubblicato un resoconto di diverse riunioni del Consiglio Nazionale, rilevando l’inopportunità politica di convocare colleghi da tutta Italia per svolgere riunioni molto più brevi di quanto previsto, dedicando invece ampi spazi a pranzi, gite ed eventi culturali vari.
Ed ecco che arriva il pacco regalo: il nostro Consiglio Nazionale risponde con una Newsletter non firmata, usando un canale istituzionale, che quanto scritto è in “palese violazione dell’art. 33 del Codice Deontologico”.
Vagli a spiegare che la violazione del Codice può considerarsi “palese” solo dopo un regolare procedimento disciplinare.
Il messaggio è stato diffuso tramite un enorme megafono, quello del canale istituzionale CNOP, raggiungendo 100.000 colleghi in tutta la penisola. Risorse della comunità professionale sono state utilizzate per reagire con stizza ad una critica precisa e legittima, da parte di un collega.
LE NOSTRE VALUTAZIONI.
Ci sembra chiaramente un rapporto asimmetrico, e forse si confonde l’amministrazione di un ente con il possesso degli strumenti. Questo a noi sembra negare il senso di democrazia e quello del proprio ruolo di rappresentanza.
Questo tipo di regalo, comunque, non è poi così originale. Il collega Piccinini non è stato l’unico a riceverlo in questo mese.
Proprio a inizio Dicembre, un altro collega ha ricevuto un trattamento simile:
“Gentile dott. _____, ho letto la sua nota del 28 novembre u.s., e francamente, sono meravigliato dal tono assolutamente poco rispettoso verso il suo Ordine professionale, al limite di segnalazione alla Commissione Deontologica”
Chi scrive? Questa volta ne siamo certe: il preSidente dell’Ordine degli psicologi della Sicilia (che poi è lo stesso presidente dell’Ordine Nazionale).
A chi si rivolge in questo modo? Al coordinatore del Gruppo di lavoro sulla neuropsicologia del proprio Ordine.
Cosa aveva fatto costui? Aveva scritto una lunga e dettagliata mail in cui metteva in risalto le criticità e le difficoltà avute nel gruppo che coordinava e dal quale contestualmente dava le dimissioni.
LA DEONTOLOGIA COME AVVERTIMENTO?
Due “pacchi”…scusate, due comunicazioni – verosimilmente ad opera dello stesso presidente – e una sola costante: l’utilizzo del Codice Deontologico dentro a un dibattito. Non vogliamo nemmeno pensare che sia una forma di intimidazione. Ma che altre ragioni ci sarebbero di citare l’articolo 33?
La presunta violazione, infatti, quale sarebbe? In entrambi i casi, aver mosso alcune critiche all’operato di un ente pubblico?
Troviamo che un utilizzo di questo tipo del nostro codice deontologico sia davvero avvilente. Soprattutto se a farlo è un rappresentante istituzionale. Sembra si dimentichi sempre la Costituzione:
“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione” (art. 21 della Costituzione)
La comunità professionale ha il diritto di essere stimolata a dare la propria opinione su qualcosa che riguarda l’interesse pubblico.
Fare politica e ricoprire cariche istituzioni, inevitabilmente espone al giudizio critico dei colleghi e nessuno può esserne immune: è sana democrazia.
Invece tale diritto sembrerebbe oggi ostacolato da richiami impropri alla deontologia professionale, ogni volta che si muove una critica. Anche quando si riportano argomenti concreti, per il solo fatto di portarli alla luce.
E se sei più fortunato, il pacco-regalo può anche diventare più sostanzioso: per esempio potresti essere portato in tribunale: è già capitato anche questo, guarda caso sempre la stessa persona!
È proprio il caso di dire Buon Natale e attenti ai pacchi regalo che troverete sotto l’albero!
Liberiamoci di questo incapace politicante da strapazzo ma bravissimo psicologo (così non mi segnala alla CD). 😉
Tutta la mia stima al presidente Piccinini e a voi di Altra psicologia per diffondere queste importanti informazioni di cui abbiamo diritto venire a sapere. Ho seguito attentamente le notizie e i commenti sui social di Piccinini ma considerando i 100.000. iscritti avvisati delle notizie di questi giorni rimango piuttosto basita nel vedere poca partecipazione e poco interesse nel commmentare argomenti così importanti per la nostra categoria. Ok non tutti hanno hanno facebook ma ci sono altri canali per poter esprimere il proprio pensiero. Il lo faccio qui dato che non ho fb per poter commentare sul sitp di Piccinini. Mi ha infastidito moltissimo il commento di una collega che ha commentato e criticato aspramemte più volte sul Piccinini sul suo sito.Si capisce che vuol fare bella figura con il Cnop! Lei che dice “sono stati fatti grandi passi sulla psicologia scolastica, accordi invidiabili tra il Miur e il Cnop”….dove sono questi risultati?e si meraviglia pure che non vediamo i risultati! Ma nessuno le risponde a riguardo? Andate a leggere i commenti della guccione e qualcuno le risponda a proposito per favore. Colleghi dobbiamo essere più combattivi!
In ogni caso, ecco per intero l’art. 33: “I rapporti fra gli psicologi devono ispirarsi al principio del rispetto reciproco, della lealtà e della colleganza. Lo psicologo appoggia e sostiene i Colleghi che, nell’ambito della propria attività, quale che sia la natura del loro rapporto di lavoro e la loro posizione gerarchica, vedano compromessa la loro autonomia ed il rispetto delle norme deontologiche”. E’ bene sottolineare “nell’ambito della propria attività”. La gestione amministrativa di un Ordine, nazionale, regionale o, com’è il caso di alcuni Ordini del nord, provinciale, non è attività specifica dello psicologo, e sarebbe molto grave se in caso di evidente “mala gestio” gli altri psicologi fossero obbligati a tacere.
Carissime colleghe purtroppo non è chiara la differenza tra diritto ad esprimere una propria opinione e violare appunto quanto dice il nostro codice deontologico. Non entro nel merito perché mi sembra superfluo, ma credo semplicemente che cercare di demolire la credibilità del CNOP e di tutti i colleghi che ci lavorano sia quanto di più lesivo si possa fare per la nostra comunità professionale. Ovviamente la libertà di esprimere “opinioni” perché di questo trattasi, corrisponde poi anche ad un eventuale rischio se ciò che viene detto con leggerezza lede la professionalità anche di colleghi. La libertà non è un concetto privo di limiti. Il limite sta nel rispetto verso l’altro e nella lealtà con cui è possibile comunque esprimere le proprie idee. Forse dovreste invece riflettere sul fatto che avete palesemente superato il limite… Una domanda …. e se tutto ciò che dice il collega Piccinini non fosse esattamente vero?? Ditemi colleghe…. come si configurerebbe ?????? Due scuse e via???? È da mesi che si spara a zero sull’ordine Regionale e sul Nazionale. Anche un bambino capirebbe i motivi che vi spingono a questo tipo di azione…. Intanto ciò che si era detto è accaduto. Ddl Lorenzin Approvato ad esempio. Quindi azione corretta del CNOP. Non entro nel merito della Sicilia… potrei dilungarmi.
Karin, grazie per interessarti a tutti i nostri articoli e post, ne siamo davvero lusingati!
Riprendo una parte del tuo commento “e se tutto ciò che dice il collega Piccinini non fosse esattamente vero??” Bene dimostralo, anzi lo dimostrino i colleghi del CNOP, io sarei ben contenta di vedere smentito quanto scritto e dettagliatamente dimostrato da Nicola Piccinini. Sarei ben contenta di sapere che tutto ciò che è riportato nei verbali e nelle sue mail sia frutto della fervida fantasia del Presidente del Lazio.
Però, fino a quanto la risposta che viene data dai canali istituzionali è vaga, senza dati concreti, con l’unica cosa chiara di una eventuale segnalazione in deontologica, non posso cambiare idea.
Infine dici “La libertà non è un concetto privo di limiti. Il limite sta nel rispetto verso l’altro e nella lealtà con cui è possibile comunque esprimere le proprie idee. Forse dovreste invece riflettere sul fatto che avete palesemente superato il limite”. Non mi pare che nessuno abbia mancato di rispetto, raccontare ciò che avviene (dati alle mani) non è irrispettoso, fa parte di quel diritto di critica che tutti dovremmo avere.
Quindi in virtù della colleganza e del rispetto recirpoco aspetto con ansia qualche rappresentante del CNOP che smentisca (in maniera concreta e non aleatoria) quanto detto dal Nicola, a quel punto sarò la prima a prendere le difese del consiglio nazionale
Scrivi “Anche un bambino capirebbe i motivi che vi spingono a questo tipo di azione…” E CERTO!
Ci occupiamo di politica professionale, quindi considero un nostro preciso dovere – specificherei dovere morale – rendere conto a tutti che rappresentiamo (diverse centinaia a testa!) quello che succede in luoghi che loro non possono vedere direttamente.. e purtroppo certe volte neanche noi. Perchè, per esempio. il CNOP è uno di quei posti dove l’iscritto qualunque non può entrare, nemmeno se è Consigliere di un Ordine. Il perchè rimane un mistero, e ogni volta che è stato chiesto a chi al CNOP comanda, la risposta è sempre stata “stai fuori”.
Riguardo al Dll Lorenzin: ma da dove viene fuori che l’abbiano approvato grazie al lavoro del CNOP? 😮 E soprattutto: hai in mente quali saranno le ricadute reali sulla nostra professione? Perchè in questo caso ti chiederei sinceramente di aiutarci: da ieri in AP lo stiamo studiando, e purtroppo finora non mi sembra che la professione abbia guadagnato un gran che. Spero vivamente a breve di essere smentita dai fatti.
Karin, lo sai vero che il DDL Lorenzin non è stato fatto approvare dal CNOP? 🙂
Vedo che intervieni regolarmente nei social network per difendere a spada tratta la maggioranza del CNOP – cosa legittimissima, sia chiaro.
Però mi spiace molto che – quando nelle discussioni ti faccio domande precise, o di confermare/smentire certi fatti oggettivi – tu per distrazione ti dimentichi spesso rispondermi, e passi sovente ad altro. Ti ricorderai di rispondermi nel merito, prima o poi? 🙂
Buone feste anche a te!
Karin,dato che hai scritto anche qui mi rivolgo a te direttamente.
In rete di sono diversi articoli e video sul successo dell’Umberto I e il ruolo dello psicologo nella scuola. Complimenti soprattutto al dirigente scolastico sensibile al ruolo dello psicologo . Sai bene pero’che le scuole in tutta Italia non se la passano bene in quanto a finanziamenti …. vorresti spiegarmi per favore dove sono e quali sono i grandi risultati e accordi tra il Miur e il Cnop di cui parli nel sito di Piccinini? Grazie
Collega Karin, perché non dai un buon esempio a tutti riportando dati e fatti circostanziati, precisi e verificabili? Ho la sensazione che spari a zero solo per mettere in cattiva luce e gettare sospetti nei colleghi che ogni giorno si spendono per la professione. Non mi sembra un comportamento molto bello, onesto e professionale. Quale professionalità dei colleghi è stata lesa? Se puoi riporta dati precisi, e in questo caso sarebbe molto semplice. Accenni al DDL Lorenzin come risultato di un lavoro del CNOP, le leggi le approva il Parlamento non il cnop. Non serve dare informazioni sbagliate, non servono a nessuno, non servono alla credibilità della nostra professione.