Ecco quanto emerso dal consiglio tenutosi lo scorso 26 maggio.
La dinamica è sempre la stessa: la maggioranza (Psicologi per la responsabilità sociale) decide il da farsi attraverso le richieste della Presidente. Tutti favorevoli, pochi astenuti, nessun contrario.
Tra i gruppi di minoranza Professione Psicologo è assente per buona parte del consiglio.
L’altro gruppo di minoranza, FarePsicologia, non sembra discostarsi di molto.
Ci piacerebbe raccontarvi di più… se solo avessimo accesso a verbali e delibere, come accade invece in altri Ordini Regionali. Sul sito web del nostro Ordine Campania infatti, nella sezione “AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE”, dei verbali e delle delibere dei consigli ancora nessuna traccia, nonostante le nostre ripetute richieste di accesso agli atti.
La Presidente apre dunque la seduta con un chiaro riferimento al decreto Lorenzin e al nostro imminente riconoscimento (l’iter legislativo non è infatti concluso) come professione sanitaria.
“A maggior ragione gli ECM, non diciamo cose non vere!” esclama la Presidente.
Se così sarà noi non possiamo saperlo, di sicuro c’è che non possiamo prevedere il futuro.
Lo stesso Ordine Campania infatti nelle sue “news dal consiglio” scrive: “Data la non chiarezza della normativa, è importante per ogni psicologo accumulare i crediti”.
Un po’ come prenotare le vacanze prima di sapere se avrai o meno le ferie. Se non potrai partire pazienza, avrai speso soldi ma almeno ti sarai tutelato!
Sugli ECM noi abbiamo scritto tanto, tra gli ultimi questo articolo di Paola Serio: https://www.altrapsicologia.it/regioni/toscana/ecm-lordine-della-toscana-ritorna-al-futuro/
Durante la discussione, cosa davvero singolare, scopriamo poi che alcuni dei consiglieri di minoranza non sono a conoscenza del fatto che sul sito dell’Ordine Campania vi sia un’area riservata e che, addirittura, sia possibile iscriversi: “Ah ma allora dobbiamo registrarci al sito”.
A questo altissimo livello di partecipazione e riconoscimento del proprio ruolo politico professionale non aggiungiamo altro. D’altronde il fatto stesso che siamo noi di AltraPsicologia Campania e non i consiglieri di minoranza (che ricevono rimborsi e gettoni di presenza per ogni consiglio) a riportare a voi colleghi quanto accade in consiglio la dice davvero lunga.
Per quanto riguarda l’ordine del giorno vi risparmio il solito riepilogo per punti anche perché, dopo aver chiuso le porte a noi uditori durante i punti 2 e 3 per una questione di privacy (una procedura di cancellazione dall’Ordine) le porte si sono riaperte solo al punto 5, non consentendoci di ascoltare le comunicazioni del tesoriere previste al punto 4. Freud li chiamava “atti mancati”.
Da qui in poi solo comunicazioni di carattere economico:
19.000 euro più IVA per il rinnovo annuale del contratto al consulente amministrativo contabile, lo stesso che offre il servizio di consulenza fiscale gratuita a tutti gli iscritti. Tutti favorevoli.
Noi ci domandiamo: quanti colleghi usufruiscono di questo servizio? Sono soddisfatti? Hanno qualcosa da proporre? Perché non fare un’indagine a riguardo?
Altri 7.500 euro circa per pubblicare, su La Repubblica e Il Mattino, il Bando di gara Albo dei fornitori.
Il Consiglio si chiude con la famigerata settimana del benessere psicologico che si terrà a novembre.
Tra i temi proposti: “Cambiamento e transizioni infinite”, “Partecipazione e processi decisionali”, “Efficacia rispetto al successo”.
Cosa volere di più?
A forza di dai e dai abbiamo scoperto pure in Campania che gli ECM non sono ancora obbligatori per chi fa il libero professionista.
Con il passaggio definitivo a professione sanitaria probabilmente l’abbraccio mortale ci sarà, e che dire…mi dispiace constatare che le istituzioni che dovrebbero rappresentarci si entusiasmino per un meccanismo di aggiornamento che a) è in MEDICINA (ma non eravamo psicologi? ) b) costa un occhio c) sono i medici i primi a non seguire (almeno il 50% non sarebbe in regola con il triennio di formazione prossimo alla scadenza).
In effetti quando ho letto la “news dal consiglio”, poco prima di pubblicare questo articolo, quasi non ci credevo. Il nostro Ordine Campania che prima sottolinea “la non chiarezza della normativa” e poi, come se nulla fosse, dichiara “a maggior ragione gli ECM”.
Proprio l’Ordine Campania che ha tutti i mezzi e gli strumenti per provare a chiarire a noi iscritti quanto stia realmente accadendo.
io credo che se passa la linea SANITARIA in psicologia per lo psicologo sarà LA FINE.
E’ un timore fondato. Se il nostro definitivo passaggio al ministero della salute non verrà accompagnato da azioni politiche “chiare” a supporto della nostra professione il rischio è chi si compia un grande passo indietro. Speriamo soltanto che tanto entusiasmo “di facciata” non impedisca a noi psicologi di guardare “lontano”.
Passaggio a professione sanitaria: bene, male, e chi lo sa.
Io la mia previsione l’ho fatta due anni fa: la linea politica che si porta avanti è di “blindare” la psicoterapia, soprattutto all’interno del SSN e sdoganare “liberi tutti” per tutto ciò che resta fuori.
I segnali si vedevano nelle pieghe di alcuni discorsi e di alcuni comunicati stampa e nell’atteggiamento di alcuni presidenti nei confronti del tema “tutela”.
Dopo quello che Giardina è andato a dire al convegno di Assocounseling sono ancora più sicura: l’unica cosa che interessa difendere e tutelare davvero è la psicoterapia nel SSN. Con buona pace di una generazione destinata (e certo più per colpa di altri che propria) alla libera professione al 100% e di tutti quegli psicologi che di clinica non si occupano.
Amen.
Sono molto d’accordo Ada, anch’io la vedo cosi. Si creera’ un percorso medico-psicologico iperblindato che ruotera’ attorno a 2-3 grandi orientamenti psicoterapeutici: sistemico, cognitivo, dinamico. E poi, tutti ma proprio tutto il resto, sara’ regolato dalle logiche di mercato. Dopotutto, messa in salvo la clinica e la terapia per il cittadino che soffre, tutto il resto puo’ essere messo sullo stesso piano: formazione, consulenza, training, coaching, counselling, crescita personale, mentoring, tutoring…sara’ tutto uguale, purche’ non sia clinico. Punto. Lo scenario e’ questo, io mi sto gia’ preparando a modo, ma non so per chi sta ancora studiando o e’ appena laureato che futuro ci sara’. Saluti.