19 Maggio 2015, Cinema Astra (Napoli):
Ordine Vs Studenti di Psicologia dell’Università di Napoli “Federico II”…
Tutto da Rifare!!!
EVENTO “Psicologo oggi: sfide e opportunità”, tanti studenti (in maggioranza del corso triennale, circa duecento persone), riuniti lì per ascoltare quale è la situazione attuale della professione e quale futuro li attende. Ma, in particolare, sono lì per capire cosa li dovrebbe spingere a continuare i loro studi presso il loro Ateneo. Presenta ed anima l’evento la prof.ssa Caterina Arcidiacono.
L’INCONTRO incomincia ringraziando l’Ordine degli Psicologi della Campania, per la sua presenza (nella persona della Presidente Antonietta Bozzaotra), ed i rappresentanti delle istituzioni universitarie (Rettore, Pro-Rettore, referente per il Dipartimento di Studi Umanistici, coordinatore dei corsi di laurea in Psicologia) per il sostegno all’iniziativa. Seguono vuoti ringraziamenti e l’immancabile retorica sull’importanza dello studio e della professione dello psicologo nella società.
Poi, improvvisamente, SUCCEDE QUALCOSA: la Presidente dell’Ordine prende la parola è promuove, per circa 10 minuti, la sezione del sito dell’Ordine dedicata agli studenti di Psicologia di tutta la Regione (http://studenti.psicamp.it/). Sconcerto e silenzio nella sala; serpeggiano commenti: ma cosa c’entra questo con la Magistrale? Perché creare un nuovo spazio dedicato agli studenti?
È il momento della TAVOLA ROTONDA. Salgono sul palco Maria Francesca Freda (Prof.ssa di psicologia clinica ed ex coordinatrice del CdL Magistrale), Paola Guglielmi (psicologa in una federazione di cooperative), Annalisa Cocozza (psicologa/progettista nell’impreditoria sociale), Monica Terlizzi (Segretaria dell’Ordine), Francesco Treglia (psicologo e consulente fiscale/progettuale dell’Ordine) e Roberto Priore (psicologo e psicoterapeuta).
Si attraversa la “FIERA DELL’OVVIO”.
Si snocciolano dati, tutti da verificare, sulla occupabilità prodotta dalla legge regionale “Psicologo del Territorio” (senza spiegare cos’è agli studenti) e accennando al ruolo che svolgono, all’interno e per conto dell’Ordine, i soggetti convenuti. Non si definisce la figura dello psicologo, né all’interno delle istituzioni citate (associazioni, cooperative, etc.) né come libero professionista. Si parla genericamente di creatività, di ricchezza ed onore (per uno psicoterapeuta) di poter “leggere dei libri unici” come i propri pazienti.
Finalmente un INTERVENTO DEGNO di questo evento. La prof.ssa Maria Francesca Freda (l’ultima a parlare, costretta a stare nei tempi prima della proiezione del film), recuperando una provocazione da parte della conduttrice dell’evento, sottolinea come dobbiamo smettere di perpetuare divisioni tra psicologi clinici, dinamici, di comunità, etc. per iniziare a ripensare la professione. Dice: “…gli psicologi non trattano di ‘cose psicologiche’ ma sono portatori del vertice psicologico.”. Un vertice, quello psicologico, avente pari dignità rispetto a quello delle altre professioni. Parte un applauso spontaneo e non per nulla forzato (come altri in precedenza).
E’ giunto il momento della GUEST-STAR: il dott. Raffaele Felaco. Introdurrà il film “La psicologia italiana raccontata a mia figlia”. Entra in scena acclamato dai suoi sostenitori (non gli studenti). Sottolinea l’importanza di conoscere la storia della professione, lamentandosi della poca rappresentanza della professione nella politica italiana. Chiude con un pensiero (premettendo che lui non ha mai conosciuto psicologi che si sono arricchiti facendo questo mestiere) che lascia tutti a bocca aperta: cari ragazzi, solo pochi di voi avranno l’onore di fare questa professione; la maggior parte di voi farà altro nella sua vita.
Su questa frase, ESCO DALLA SALA INORRIDITO nel mio essere formatore, per la mancanza di rispetto degli studenti, delle loro ansie per il futuro, lasciati così, senza contenimento né informazioni. Porto così, con me, le domande che non hanno avuto lo spazio né per essere poste né per essere accolte. Le condivido qui, con chi legge, affinché possano avere un senso.
Pertanto, MI CHIEDO: di cosa si è parlato? Stiamo alla Federico II di Napoli e l’offerta formativa della Magistrale non è stata neanche accennata, perché? Perché nessuno ha portato un profilo chiaro o ha accennato ad una esperienza concreta (si è solo accennato, nominandoli, allo psicologo scolastico, al lavoro nei consultori e nelle ASL, senza un adeguato approfondimento) per spiegare ciò che fa e come svolge la professione di psicologo? Perché non si è accennato alla figura dello psicologo junior (forse è a loro che il dott. Felaco si riferiva)? Quali sono i concreti sbocchi lavorativi (considerando che dagli stessi relatori è stato sottolineato il basso pagamento delle prestazione psicologiche)? Quanti psicoterapeuti erano presenti alla tavola rotonda? Quale è la differenza tra psicoterapeuta e psicologo? Come verranno gestiti i dati personali degli studenti che si iscriveranno al sito promosso dall’Ordine?
Una domanda su tutte resta non evasa: perché, nonostante i tanti laureati presso la Federico II di Napoli, abilitati ed iscritti all’Ordine, nessuno di loro è stato invitato ad intervenire? Ma sì, meglio fare lo spot alla pagina studenti del sito ufficiale; perché dare informazioni? Stanno tutte lì, no?…Ai posteri l’ardua sentenza…e, volendo parafrasare il dott. Felaco, si potrebbe chiudere l’incontro con in sottofondo: “Uno su mille ce la fa” di Gianni Morandi.