Ovvero cosa ha deliberato l’Ordine Psicologi della Campania mentre i più fortunati tra noi sono in vacanza.
Lo scorso 23 luglio alle ore 15.30 si è riunito il Consiglio dell’Ordine degli Psicologi della Campania, il quinto incontro programmato del 2015.
Nonostante i 40° prima ed il nubifragio poi, AltraPsicologia era presente, io ed il collega Luca Pizzonia non abbiamo mollato e siamo rimasti fino a sera.
Benché il nostro Ordine, sulla scia di AltraPsicologia, abbia avviato una News riassuntiva per ogni riunione del Consiglio, sembra proprio che manchi qualcosa in termini di comunicazione e trasparenza. Precisiamo infatti che, malgrado gli obblighi di legge, verbali e delibere non sono ancora accessibili agli iscritti.
PRECISAZIONI A PARTE, DI COSA SI È DISCUSSO? TRA I PUNTI PIÙ IMPORTANTI:
– Protocollo d’intesa con l’Ordine dei Farmacisti di Napoli e Caserta
Leggiamo dal sito dell’Ordine: “Il protocollo prevede la realizzazione del Calendario del Benessere Psicologico in Farmacia, un calendario di eventi per trattare argomenti di interesse generale capaci di promuovere il benessere psicologico.”
Durante il consiglio la Presidente ha tenuto a precisare che non si tratterà propriamente dello “psicologo in farmacia” quanto invece dello “psicologo che tratta argomenti che promuovono il benessere psicologico”. Tra le aree individuate: stili di vita che promuovono la salute, malattia cronica e caregiver, genitori-figli al momento della nascita, alimentazione, cura di sé (rapporto mente-corpo).
Ok ma… come funzionerà nello specifico? Perché non si è pensato di interpellare i colleghi già attivi a riguardo sul territorio?
Quali le concrete possibilità lavorative per i colleghi? “Promuovere il benessere” finirà per rendere gli psicologi in farmacia alla stregua dei promoter nei centri commerciali?
Insomma, provocazioni a parte, come promuovere la professione se prima non promuoviamo il lavoro che quella professione è capace di svolgere? Nemmeno la psicologia fosse nata ieri…
Tutti questi protocolli “gratuiti”, oltre a rinforzare i rapporti di chi si trova al vertice, a noi psicologi cosa restituiscono? A voi, cari colleghi, la risposta.
– Protocollo Polis: incontro con short list psicoterapeuti
Vediamoci chiaro: si tratta di una short list di colleghi i quali, dopo quattro incontri gratuiti (quasi un intero percorso di consultazione!) verrebbero poi pagati dalla Fondazione Polis.
A noi di AP, che siamo ottimisti e non vogliamo pensare a quanti pazienti si presenterebbero al quinto colloquio, viene spontaneo domandarci: ad oggi, quanti colleghi hanno lavorato grazie a questo protocollo?
Un protocollo funziona se ci sono riscontri lavorativi tangibili e visionabili da tutti…
– Regolamento sulle acquisizioni in economia e sul conferimento degli incarichi professionali e di consulenza dell’Ordine Psicologi Campania: discussioni e deliberazioni
Punto importante questo, sul quale la News dell’Ordine risulta quanto meno riduttiva, riassumibile in: “chi assumere e come assumerlo”.
Dietro timida segnalazione di parte della minoranza è venuto fuori come i consulenti ed il personale da assumere vengano sempre e solo scelti dalla maggioranza, mentre al consiglio non rimane altro che discuterne le spese.
La risposta arriva dalla task force dei consulenti legali (ben quattro, tanto che diversi consiglieri non avevano dove sedersi…) i quali, dopo un attimo di smarrimento, finiscono per riferire tutti gli articoli di legge possibili ed immaginabili pur di dimostrare che si tratta di una procedura legale.
Legale si, ma quanto è giusto procedere in questo modo?
Perché, ci domandiamo noi di AP, non ricorrere ad un bando pubblico?
E perché non farlo anche per le altre figure richieste?
Quali sono i criteri di selezione e assunzione utilizzati dal nostro Ordine?
Forse così potrebbe venir fuori che tra i nostri colleghi c’è qualcuno che possiede i requisiti giusti per un data posizione!
Per fortuna ci ha pensato il temporale estivo a riportare noi “osservatori” con i piedi per terra…
– Settimana del benessere psicologico edizione 2015: discussioni e deliberazioni
Brochure, segnalibri, gadget per i partecipanti (usb drive a forma di card in cofanetto latta) e gadget per i sindaci, pubblicità varie, manifesti.
Bello no? In fondo si tratta solo di SETTANTACINQUEMILA euro circa.
Anche qui la solita vocina fa capolino:
Voi cosa pensate di tale iniziativa? Qual è l’impatto reale sulla promozione della professione?
Come avreste voluto che fossero utilizzati questi soldi?
Nonostante il forte impegno promosso dai colleghi campani è bene sottolineare come la questione faccia riflettere molto (20.000 circa per i gadget insieme al altri 15.000 circa per i rimborsi ai consiglieri fanno apparire i nostri dubbi più che fondati).
– Progetto “sviluppo della professione dello psicologo”: discussioni e deliberazioni
L’ex Presidente uscente, Raffaele Felaco, viene riconfermato come responsabile del progetto.
Si, è proprio l’ex presidente, anche se a sentirlo nominare così spesso sembra quasi non aver mai terminato il suo mandato, tant’è che poi uno si confonde.
E’ a questo progetto che dobbiamo vari dei protocolli “gratuiti” stipulati fino adesso.
Per non dimenticare poi lo psicologo del territorio…
Non sappiamo, vista la rapidità della discussione, se e quale sarà l’impegno di spesa previsto.
Ricordiamo però che durante il Consiglio del 5 aprile 2014 fu proposto di stanziare 25.000 euro per tale progetto, e che la mozione fu approvata! Noi, ovviamente, vi terremo aggiornati!
– Richiesta della consigliera Bellotti (che rappresenta l’albo b): discussioni
E proprio quando tutto sembra finito, quest’ultimo punto finisce per catturare tutta la nostra attenzione.
Il fatto in sé è semplice: la consigliera ha presentato un suo progetto (sul benessere lavorativo dello psicologo campano) per la borsa di studio bandita dal CNOP, progetto risultato NON idoneo.
Ok, vi starete chiedendo, perché parlarne in Consiglio Regionale, dove chi ha il potere è lì per dar voce ai bisogni e alle necessità di noi colleghi?
Anche noi non credevamo alle nostre orecchie, un progetto escluso da un Bando dell’Ordine Nazionale viene presentato all’Ordine Campano da una sua stessa consigliera?
Un po’ come giocare in casa e fuori casa.
Ebbene si colleghi, perché la consigliera non ha proposto il suo progetto in quanto rappresentante dell’Ordine, incarico per il quale è stata eletta, ma come “dottore in psicologia con laurea triennale”, chiedendo all’Ordine Campano (di cui è membro del Consiglio) proprio quei 5000 euro che il CNOP non le ha concesso.
Un po’ come perdere una partita di calcio e poi chiedere di ricevere comunque i tre punti, “perché in fondo è stata proprio una bella partita!”.
A poco è servita la replica di un consigliere per segnalare “l’errore procedurale” di tale proposta, tant’è che la richiesta è stata discussa per oltre mezz’ora, tra la frustrazione e l’imbarazzo mio e di Luca che, in qualità di osservatori, assistevamo quasi increduli alla scena.
E il conflitto di interessi?
Cosa penseranno di tale richiesta quei 7 colleghi campani che la borsa di studio del CNOP l’hanno vinta senza ricorrere a Mamma Ordine Campania?
E cosa penseranno tutti i colleghi campani risultati non vincitori? Potranno anche loro fare richiesta al nostro Ordine o verranno trattati diversamente?
Siamo sinceramente sconcertati dall’uso personalistico di una carica elettiva da parte di una consigliera, richiesta che è stata persino dibattuta!
Nella news redatta dall’ordine leggiamo infatti:
“La presidente e la vicepresidente propongono, quindi, alla consigliera Bellotti, di ricalibrare il progetto e realizzare il questionario, per sottoporlo poi all’attenzione del Consiglio dell’Ordine Psicologi Campania, e di rinviare a tali aggiornamenti la valutazione del progetto e l’eventuale finanziamento dello stesso”.
A voi ogni commento a riguardo.
Questo è ciò che accade mentre i più fortunati sono al mare, coi soliti pensieri ricorrenti (aprire partita iva, fatturare, aprire studio, mantenerlo, specializzazione-master-corsi) e la speranza di arrivare sani (di mente) e salvi a fine anno.
Il tutto mentre centinaia di migliaia di euro vengono deliberati, tra firme, fogli, strette di mano, volti sorridenti, e tanti bei gadget da collezionare.
Un po’ come mettere da una parte il mito e dall’altra noi, la realtà.
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