A quali realtà associative, valori, strategie a sostegno degli psicologi e tutela dei cittadini fanno riferimento i consiglieri dell’Ordine Emilia Romagna?
Essere o avere?
Mentre i rappresentanti della minoranza sono ben identificabili in relazione al loro aderire ad AltraPsicologia, la stessa operazione non è così semplice per quanto riguarda la maggioranza “Essere Psicologi” (dell’esito del voto avevamo parlato dopo le elezioni in questo articolo ).
Il loro sito riporta
Essere psicologi è una lista, formata da AUPI e CP, …
nella loro presentazione personale alle elezioni i candidati hanno scritto
.. lista ESSERE PSICOLOGI (lista congiunta AUPI-Cultura e Professione)
senza specificare in alcun modo una propria indipendenza.
Quindi tutto faceva supporre che i candidati di Essere Psicologi appartenessero ad AUPI o a Cultura e Professione. Eppure, a solo un anno di distanza dalle elezioni o poco più, la situazione di Essere Psicologi pare non essere così chiara….
La Presidente Anna Ancona già qualche tempo fa ha comunicato in Consiglio di non essere più legata a Cultura e Professione. Una scelta assolutamente legittima, ovviamente. Non accompagnata però – da quanto ci risulta – da una informazione pubblica rivolta ai colleghi sulle ragioni di questa decisione. Per come io intendo la trasparenza tutti gli psicologi dell’Emilia Romagna avrebbero avuto il diritto di conoscere le ragioni di tale cambiamento da parte della Presidente dell’Ordine. Invece niente.
I consiglieri Elisabetta Manfredini, Stefano Pasqui, Helene Vacchero e Francesca Vacondio (triennaliste) hanno affermato (a seguito di alcune nostre domande di approfondimento in occasione di del Consiglio del 26 novembre 2015) di NON essere iscritti ad AUPI contrariamente a quanto scritto sin da subito dopo le elezioni e senza nessuna smentita sul sito AUPI Emilia Romagna: “Consiglieri AUPI al VI° Consiglio dell’Ordine Psicologi ER: Elisabetta Manfredini (Vicepresidente), Laura Franchomme (Tesoriera), Stefano Pasqui, Hélène Vacchero, Daniele Vasari, Francesca Vacondio (triennalista).”
Dopo le nostre richieste di chiarimento in Consiglio, qualcuno si è preso l’onere di modificare il sito AUPI Emilia Romagna che ora riporta: “Consiglieri sostenuti dall’AUPI nel VI° Consiglio dell’Ordine degli Psicologi E-R: Elisabetta Manfredini (Vicepresidente), Laura Franchomme (Tesoriera), Stefano Pasqui, Hélène Vacchero, Daniele Vasari, Francesca Vacondio (triennalista)”. La differenza, per chi non lo avesse notato, sta in quel “sostenuti da ”.
Anche questo cambiamento è stato fatto, a quanto mi risulta, in silenzio e senza comunicare nulla agli iscritti. Dall’altro lato il sito di Essere Psicologi è invece fermo al 2014… qualche malfidato potrebbe pensare che una volta vinte le elezioni non sia più così importante per loro aggiornare i colleghi.
Perché non informare gli iscritti?
Personalmente io credo che i colleghi psicologi, ai quali dobbiamo rendere conto del nostro operato come Consiglieri, abbiano diritto ad avere questo tipo di informazioni. Per quale motivo sembri essere così difficile essere chiari rispetto alle caratteristiche della propria vicinanza/collaborazione rispetto a realtà come Cultura e Professione o AUPI dovrebbero spiegarlo – a mio parere – i rappresentanti della maggioranza. Anche le loro scelte sono sicuramente tutte legittime e motivate da ragioni valide. Non sono certo quelle a poter essere messe in discussione da parte mia.
Semplicemente basta fare le cose con trasparenza informando gli iscritti e assumendosi la responsabilità pubblica delle proprie scelte.
Quale identità per questa maggioranza?
Da un punto di vista pratico, poi, quando in Consiglio fanno riferimento al fatto che esiste una maggioranza che decide (qui si apre un tema triste di cui parlerò in un altro articolo) di chi stanno parlando? Con quale identità? Con quale proposta per la professione?
Sono ancora valide le proposte elettorali con le quali si erano presentati ed avevano avuto la fiducia dei colleghi o sono cambiate anche quelle?
Come AltraPsicologia Emilia Romagna abbiamo più volte espresso in Consiglio la disponibilità ad un approfondito confronto sulle strategie e sulla definizione delle migliori modalità di azione del Ordine a servizio dei colleghi e abbiamo più volte dimostrato nei fatti (negli ultimi mesi per la definizione delle iniziative formative gratuite per il 2016) che, al di là delle divergenze esistenti, siamo disponibili a collaborare con impegno su obiettivi realmente a favore della professione.