di Sergio Stagnitta, Marta Giuliani e Paola Biondi
Sapete a cosa servono gli Ordini Regionali degli Psicologi per la legge Italiana? Praticamente a poco! Potrebbero limitarsi a semplici atti burocratici, come ad esempio gestire l’Albo degli iscritti e i relativi aggiornamenti e comunicarli al Ministero, gestire il patrimonio, adottare provvedimenti disciplinari verso gli stessi psicologi, svolgere attività dirette a impedire l’esercizio abusivo della professione e riscuotere la tassa annuale. Tutte queste funzioni potrebbe svolgerle un semplice ufficio dello Stato con personale generico e senza alcuna forma di elezione.
Ma c’è un aspetto che rende l’Ordine importante e secondo noi vale la sua esistenza, ovvero se riesce a promuoverne lo sviluppo e diffondere cultura psicologica nel territorio… Ovvero laddove ogni singolo psicologo non potrebbe arrivare, perché non ha i mezzi economici e la giusta visibilità per creare campagne di diffusione di cultura psicologica, arriva l’Ordine e fa sapere ai cittadini cosa sanno fare gli psicologi, quali sono i nostri ambiti di competenza, fa comprendere il valore dell’atto psicologico verso la salute e il benessere sociale, valorizza il pensiero psicologico, laddove per decenni siamo stati relegati nell’oscurità coperti dalla visione psichiatrica da una parte e da filosofi, sociologi, grandi pensatori di ogni genere dall’altra.
È grazie a questo mandato, a questa spinta, che i colleghi della Regione Lazio nel 2014 si sono finalmente alzati per andare a votare in massa e sostenere l’intero gruppo di Altra Psicologia; questi colleghi non volevano solo una gestione amministrativa dell’Ordine, dei semplici burocrati al potere, volevano persone capaci di pensare in grande, immaginare un’Altra Psicologia. Ed è andata proprio così, infatti il 10 Febbraio 2014 si è insediato il primo Consiglio a maggioranza Altra Psicologia nell’Ordine degli Psicologi del Lazio. È stata veramente una rivoluzione perché fin dalla fondazione l’Ordine del Lazio era stato sempre gestito da un’unica Associazione di categoria, da un unico gruppo di potere.
Queste sono le prime dichiarazioni dell’allora neo presidente Nicola Piccinini: “Non ci limiteremo a comunicare solo con i nostri 17mila iscritti, ma punteremo a rilanciare una comunicazione strategica anche con i cittadini, le società e le istituzioni- precisa- grazie ai diversi gruppi di lavoro che si occupano di differenti nicchie tematiche (come la scuola o l’area dell’invecchiamento). In ciascuna di queste attiveremo processi di ascolto e conversazione con i nostri interlocutori”.
Tra meno di un anno scade il mandato e quindi si andrà a nuove elezioni, ed è giusto vedere e toccare con mano se queste promesse, questa rivoluzione, è stata avviata oppure si è assopita nella semplice gestione burocratica. Come disse il celebre William Edwards Deming “Di Dio ci fidiamo….tutti gli altri ci devono portare dei dati”.
Detto fatto…di seguito una breve infografica tratta dal documento di rendicontazione delle attività svolte dall’Ordine degli Psicologi del Lazio dal 2014 al 2018 consegnato al CNOP. Breve perché il file ufficiale consegnato al Consiglio Nazionale è lungo ben 20 pagine!
Qui il link a tutto il documento: vi invitiamo a leggerlo perché troverete molte iniziative interessanti! Ad esempio: sapete che esistono centinaia di video nel sito dell’Ordine Psicologi Lazio con interviste, tutorial su tematiche di nostro interesse, registrazione di eventi?
Prima di concludere però dobbiamo svelarvi un segreto. Dietro ogni dato, dietro ogni iniziativa o gruppo di lavoro ci sono decine e decine di colleghi coinvolti, che hanno dedicato (e stanno dedicando) parte del loro tempo per portare a casa questi risultati. Dietro un file di rendicontazione di questo spessore c’è una macchina perfettamente funzionante che trova negli ideali di partecipazione, promozione, sviluppo e tutela della professione la sua motivazione.
Ci sono i consiglieri e l’esecutivo – che producono idee e creano opportunità; ci sono i colleghi incontrati nel corso degli anni, che hanno deciso di condividere parte del loro viaggio con questa consigliatura; e poi c’è il personale amministrativo dell’Ordine, che sostiene il funzionamento di tutti questi aspetti.
Che dire…riprendendo la dichiarazione di Nicola fatta nell’aprile del 2014 possiamo affermare che i risultati non solo si sono raggiunti, ma sono stati ampiamenti superati. E se tutto questo è stato possibile nei primi 4 anni di Altra Psicologi nell’Ordine degli Psicologi del Lazio – periodo in cui si è reso necessario anche un rodaggio iniziale e una riorganizzazione operativa del lavoro – quali altre meravigliose avventure ci attenderanno?