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Se la prima iniziativa di AP nel 2010 fu l’abolizione delle indennità e dei gettoni per i consiglieri OPL in favore di compensi equi commisurati alla presenza effettiva e ai risultati ottenuti, ebbene la primissima iniziativa del nuovo OPL targato PP-Bettiga è al contrario proprio il restauro del “magico” gettone di presenza. Come funziona? Semplice: il meccanismo del gettone consente al Presidente e alle altre cariche di ricevere 150 euro volendo anche… in un solo minuto. E’ magico perché venire retribuiti in questo modo può trasformare l’amministratore più motivato in un indolente assoluto in tempi record. Con il gettone sai quanto prendi, ma quanto lavori lo decidi tu. Una vera pacchia, e un’istigazione a fare il meno possibile, fino ad arrivare a chi – è accaduto realmente! – si faceva segnare il mitico gettone telefonando dal mare, con effetto sciabordio in sottofondo e segretarie perplesse.

Apparentemente Bettiga e i PP – bilancio di previsione alla mano – potrebbero  anche spendere meno, ma sappiamo bene che il risparmio economico non può certo essere l’unico parametro con valutare il funzionamento di un Ordine! Quello tra gettone e risparmio complessivo è infatti un mix micidiale, una vera bomba N che annulla gli individui e lascia intatti gli edifici: il rischio che tra sei mesi in OPL non ci sia più nessuno è molto alto. Tutti annientati dal gettone: perfetto se si vuole tenere la carica senza spostare nemmeno uno dei propri impegni; sembra di essere tornati ai vecchi tempi, quando qualche Presidente si presentava in OPL un paio d’orette la mattina, prima di andare al suo consueto lavoro.

D’altronde, se l’etica è un fatto individuale, come sostiene il Presidente, coerentemente la deontologia, la legge, le carte etiche, le linee guida e quindi di fatto l’istituzione… è tutto inutile. Ciascuno fa come gli pare, il che vale anche per le cariche dell’Ordine.

Stiamo a vedere, con gli occhi ben aperti.