Tra le più grandi carenze dell’Ordine della Toscana degli ultimi anni c’è stato la scarsa capacità di entrare in contatto con la cittadinanza in maniera efficace.
Eppure sono i dati a dirci quanto sia necessario riposizionare la nostra figura professionale agli occhi della committenza, civile e istituzionale.
Secondo una ricerca svolta recentemente da ENPAP, infatti, sappiamo che i cittadini hanno dello psicologo un’immagine parziale, spesso schiacciata sulla psicoterapia e la clinica.
Le persone vedono lo psicologo come un “professionista privato, specialista della mente, con un lungo background formativo, al quale ci si rivolge per risolvere un problema di natura emotivo-mentale”.
In particolare, secondo i soggetti intervistati nella ricerca, lo psicologo:
- Fa emergere problemi latenti che inficiano la vita personale
- Offre un supporto specifico a un problema manifesto
- Aiuta a cambiare punto di vista su un problema
- Indica la strada da perseguire per il proprio equilibrio
Da queste considerazioni, possiamo trarre alcuni spunti:
- Riconoscerci un lungo background formativo, genera un’alta aspettativa
- All’alta specializzazione riconosciuta corrisponde la convinzione che lo psicologo sia il professionista cui rivolgersi quando i problemi sono particolarmente gravi
- Essere considerati professionisti altamente formati, operanti però prevalentemente nel settore privato, genera l’aspettativa che l’accesso ai servizi psicologici sia particolarmente costoso.
Le principali conseguenze di queste aspettative/convinzioni sono:
- Scarso posizionamento dello psicologo come “consulente”, ossia l’esperto di relazioni umane e sistemi di convivenza cui rivolgersi per affrontare difficoltà quotidiane, momenti critici di vita, prese di decisioni
- Schiacciamento della figura dello psicologo su quella dello psicoterapeuta, con il risultato che lo psicologo ha difficoltà a posizionarsi in tutti i settori non clinici (sport, benessere, lavoro, organizzazioni, progettazione, nuove tecnologie, ecc…), alcuni dei quali sono ancora sostanzialmente oceani blu, con importanti investimenti economici nel presente e in prospettiva
- Esposizione dell’utenza a pseudoprofessionisti dall’incerta e spesso scarsa preparazione (counselor, life-coach e simili), che si trovano a intercettare l’utenza in momenti cruciali, spesso ai primi segni di situazioni che se non prese in carico con l’adeguata competenza possono peggiorare e danneggiare seriamente la vita delle persone e di chi gli sta intorno.
(Per capire cosa intendiamo, basta rinfrescarsi la memoria con l’inchiesta condotta dall’Ordine degli Psicologi del Lazio – a guida AltraPsicologia – proprio sui counselor: puoi rivederla qui https://www.youtube.com/watch?v=PgMiK6l6-qw e qui puoi vedere la seconda puntata dedicata ai minori https://www.youtube.com/watch?v=3b7PM50e7SE&feature=youtu.be.)
La consapevolezza di questi problemi nell’attuale gestione di OPT è stata scarsa: è mancato un pensiero politico e una vision strategica e operativa che fosse in grado di andare oltre l’ordinario e l’amministrativo, oltre a costose iniziative spot fini a se stesse e immaginasse per gli psicologi un ruolo di primo piano sia agli occhi della cittadinanza, sia agli occhi delle istituzioni locali e regionali.
Sul sito di OPT troviamo un’unica voce, in un menù che si chiama “Servizi per i cittadini”.
Sarebbe lecito aspettarsi qualche tipo di servizio di utilità per il cittadino… ed invece nulla.
Ci si imbatte in un miniriassunto delle competenze e del percorso formativo dello psicologo, si può scaricare una sorta di infografica che racconta CHI è lo psicologo ma non in che modo possa mai essere utile, c’è una scheda dove si spiega cosa faccia il dottore in tecniche psicologiche e poi un rimando ad uno tra i tanti protocolli d’intesa del CNOP, quello con l’Unione italiana ipovedenti.
BASTA.
Manca una strategia di comunicazione orientata ai cittadini, non c’è né una strategia di content marketing né di email marketing: un cittadino si imbatte in una grande vetrina con oggetti esposti alla rinfusa, non è messo in condizione di cogliere quale valore aggiunto potrebbe acquisire se si rivolgesse ad uno psicologo.
Questo è quello che accade a un cittadino che arrivi sul sito di OPT: ma il fatto che ci arrivi sarebbe già un grande successo.
Manca infatti qualsiasi tipo di azione tesa al dialogo degli psicologi con la cittadinanza.
E se gli psicologi non attraggono i cittadini, non attrarranno nemmeno l’interesse sostanziale dei decisori politici…
Per queste ragioni, se saremo maggioranza in OPT, uno dei nostri primi impegni sarà rivolto alla costruzione di un rapporto costante di dialogo e presenza con la cittadinanza.
Intendiamo rivoluzionare la comunicazione verso i cittadini, online e offline. Tra le varie competenze che devono risaltare agli occhi della cittadinanza come specifiche della nostra categoria professionale, prima fra tutte, in questa nuova epoca digitale, deve necessariamente essere la capacità di comunicare contenuti complessi attraverso strumenti semplici e alla portata di tutti.
Dobbiamo farci trovare pronti come comunità professionale e anche le istituzioni di categoria devono prendere molto seriamente in considerazione questo aspetto.
Non si tratta solo di promozione professionale ma anche di tutela della cittadinanza, che deve essere messa in condizione di conoscere, a seconda della personale possibilità di approfondimento, soprattutto informazioni scientificamente corrette e rilevanti.
Invece sul sito la parte di servizi per i cittadini è scarna e con pochissime informazioni utili. Gli psicologi toscani non sono praticamente riconoscibili all’interno del dibattito pubblico.
Se saremo maggioranza nell’Ordine della Toscana, porteremo avanti un’idea di comunicazione proattiva nei dibattiti sociali, con l’obiettivo di valorizzare il contributo dello psicologo come professionista dalla competenza declinabile in un ampio raggio di settori.
Un obiettivo raggiungibile solo se si entrerà in contatto con l’intero spettro dei mass media e social network in modo da:
- diventare fonte di riferimento delle redazioni, al fine di favorire la diffusione di corrette informazioni e di una cultura psicologica che sia di sostegno tanto alla professione quanto ai cittadini
- lavorare in modo pro-attivo in modo da costruire un posizionamento che valorizzi la professione e favorisca il lavoro degli psicologi nel quotidiano e nel sociale
- diffondere in maniera efficace i prodotti del lavoro degli psicologi coinvolti nei Gruppi di Lavoro.
Ma la comunicazione non basta: la nostra professione si fonda sul suo rapporto con la società. Essa è la matrice e il contesto del nostro agire professionale.
L’Ordine e il CNOP devono essere interfacce credibili e riconoscibili agli occhi della cittadinanza, il loro agire deve fondarsi sul principio della partecipazione alla vita sociale, con attenzione ai principali temi e trend che interessano il mondo in cui viviamo.
Pensiamo che gli psicologi debbano impegnarsi per una società più giusta, egualitaria, accogliente, rispettosa dei diritti civili, equa e serena.
Promuoveremo il contributo degli psicologi in tutti i principali temi sociali: invecchiamento della popolazione, denatalità, famiglia, genere e orientamento affettivo, immigrazione e convivenza di diverse culture, educazione, sistema scolastico, povertà economica ed educativa, lavoro e precarietà lavorativa, sicurezza, nuove forme di socialità anche attraverso la tecnologia, devianza e criminalità.
Parteciperemo attivamente al dibattito pubblico, portando il contributo culturale e scientifico della psicologia e degli psicologi ai temi sociali e di attualità.
Organizzeremo occasioni ed iniziative aperte, manifestazioni per promuovere la psicologia e la professione di psicologo presso la cittadinanza come già fatto negli Ordini regionali che abbiamo governato.
Promuoveremo una gestione orientata ai diritti civili e sociali e all’ambiente, fondata sul rispetto delle persone, della loro individualità e della loro diversità.
Per un Ordine che promuova renda la psicologia e gli psicologi protagonisti del dibattito sociale,
vota compatta tutta la squadra dei candidati di AltraPsicologia in Toscana!
Dal 30 Novembre al 2 Dicembre vieni a votare!
Sulla scheda elettorale scrivi tutti i 9 nomi di :
Ada Moscarella
Paola Serio
Duccio Maria Bianchi
Tommaso Ciulli
Maddalena Mancioni
Valentina Settimelli
Luisa Fossati
Benedetta Viva
Eugenia Coppitz